L'ultima giornata di un campionato dà sempre adito a sospetti, soprattutto quando ci sono incastri particolari di classifica e si verificano risultati che fanno immaginare che le cose non siano andate proprio in maniera corretta. Come nella storia raccontata da Marca, che riguarda la terza divisione sudafricana. Matiyasi FC e Shivulani Dangerous Tigers si stavano giocando la promozione, con i Tigers con una differenza reti migliore di 16 gol. L'unico modo per recuperarla? Ovviamente truccare il match, approfittando del fatto che gli avversari all'ultima giornata, gli Nsami Mighty Birds, non volevano vedere festeggiare lo Shivulani. Risultato, è il caso di dirlo, uno stranissimo 59-1, con un buon numero di autoreti (41) e la squadra perdente ridotta in sette.

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Sudafrica, finale di campionato farsa: un 59-1 (con 41 autogol), un 33-1 e quattro squadre bandite per sempre

LONDON, ENGLAND - NOVEMBER 07: (L-R) Serge Akakpo of Togo, Jonathan Pitropia of Burkina Faso, Khader Mangane of Senegal, Steven Pienaar of South Africa, Samuel Eto'o of Cameroon, Yaya Toure of Ivory Coast, Asamoah Gyan of Ghana, Didier Ovono of Gabon and Bradley Wermann of Namibia pose during the Puma 2012 African Football Kit Launch at the Design Museum on November 7, 2011 in London, England. Each kit is designed by a renowned artist from each nation sourced through the Creative African Network - a PUMA platform connecting dedicated artists to the creative world. (Photo by Richard Heathcote/Getty Images for Puma)
59-1 e 33-1
Abbastanza per lanciare un'investigazione che alla fine ha portato alla messa al bando di...quattro squadre. Già, perchè mentre una partita finiva 59-1, l'altra, quella dello Shivulani contro i Kotoko Happy Boys, ha preso una piega altrettanto strana nella ripresa. Quando si è sparsa la notizia che il Matiyasi era avanti 22-0 all'intervallo, è scattato un accordo anche sull'altro campo di interesse. Alcuni giocatori del Kotoko sono usciti dal campo, spiegando di essere troppo stanchi, e alla fine si è giocato anche in quel caso in undici contro sette. Risultato finale, un 33-1 che comunque non sarebbe bastato per ottenere la promozione, visto che la differenza reti a quel punto era a favore degli avversari. Ma due partite del genere non potevano non attirare l'attenzione delle autorità.
RISPETTO PER IL CALCIO
E come spiega a BBC Sport Africa Vincent Ramphago, presidente della regione di Mopani, la questione era evidente. "Quando le quattro squadre si sono incontrate a marzo, i risultati erano stati molto più normali, con il Matiyasi che ha battuto i Mighty Birds per 2-1, mentre i Dangerous Tigers hanno pareggiato 2-2 con gli Happy Boys". Insomma, qualcosa di sospetto c'era eccome. Sopratutto visto che gli arbitri sembrano aver far parte dei piani. "Abbiamo scoperto che uno degli arbitri ha scritto che il numero 2 aveva segnato 10 gol, il 5 ne aveva fatti 20, ma ci sono stati 41 autogol, quindi cosa stava mettendo a referto? Questa gente non ha rispetto per il calcio e non possiamo permettere che accadano di nuovo cose del genere". Quindi club banditi per sempre, dirigenti con squalifiche da cinque a otto anni e arbitri puniti con uno stop per un decennio. E tutto è bene quel che, più o meno, finisce bene.
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