Ci sono dei trasferimenti che lasciano delle tracce indelebili nella storia del calcio come quelli di Neymar, Mbappé e di Coutinho. Prima che le cifre di mercato superassero di gran lunga i 100 milioni di euro, i trasferimenti da record erano quelli da circa 35 o 40 milioni. Uno di questi è stato quello di Robinho dal Real Madrid al Manchester City. Il brasiliano ricorda quel momento ma regala un retroscena che coinvolge il Chelsea.

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Storie di calcio e… mercato: Robinho e quelle maglie vendute prima della firma
Il trasferimento di Robinho dal Real Madrid al Manchester City ha fatto la storia. Il brasiliano ricorda quel momento ma regala un retroscena che coinvolge il Chelsea.
ROBINHO AL CHELSEA - Nell'estate del 2008, il Real Madrid aveva messo in piedi delle trattative per cedere l'ala brasiliana. il Chelsea era in vantaggio e la trattativa sembrava conclusa. Ma mai dire mai: arrivano lunghe settimane di silenzio. E poi, a settembre arriva l'annuncio: Robinho va al Manchester City per 42 milioni di euro. E il Chelsea? Il brasiliano racconta a Marca: "Il mio obiettivo era quello di andare al Chelsea ma il Real Madrid ha chiuso la porta malamente. Alla dirigenza non piacque il fatto che il Chelsea avesse cominciato a vendere le magliette col mio nome sopra prima che la trattativa fosse conclusa".

RIMPIANTI - Insomma, troppo ottimismo, anche se tutto sommato andare al Manchester City e, soprattutto, via dal Real, non è stata una cattivissima idea. "Non è andata benissimo, ma non rimpiango di aver lasciato il Real Madrid. È stato il club che mi ha aperto le porte e mi ha offerto l'opportunità di conquistare l'Europa, ma in Spagna non ho avuto la maturità di fermarmi un attimo a pensare sulle conseguenze che avrebbe avuto questa decisione. Avrei dovuto considerare tutto, a 360 gradi, ma ero veramente troppo giovane. Solo l'età e l'esperienza ti fanno capire certe cose. L'unica cosa che rimpiango è di non aver vinto un titolo con il City, è l'unica cosa che mi rende un po' triste". L'esperienza di Robinho al City non è di certo stata la sua migliore in carriera ma di certo non si è annoiato "M sono goduto le serate di Manchester con Joe Hart e Mica Richards". In campo invece, i tifosi si sono divertiti di meno...
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