In estate il Manchester City ha...perso i pezzi. Gabriel Jesus è andato all'Arsenal assieme a Zinchenko, ma la cessione più clamorosa è certamente quella di Raheem Sterling. L'attaccante inglese è stato il primo grande acquisto del Chelsea di Boehly, che ha speso 56 milioni di euro per portare il calciatore a Stamford Bridge. Ma cosa c'è dietro l'addio all'Etihad? Lo spiega lo stesso Sterling in un'intervista a SkySports, facendo capire che la situazione al City ultimamente per lui era diventata insostenibile...

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Sterling, frecciata a Guardiola! “Dai tutto, sacrifichi i compleanni dei tuoi figli e vieni trattato così…”
Sacrifici e scelte non comprese
"Tutti quanti vogliono sentirsi desiderati e il calcio non è diverso. Quando giochi dando tutto, sacrifichi alcuni dei compleanni dei tuoi figli e poi vieni trattato in una certa maniera, è deludente. All'epoca ero arrabbiato, furioso, ma ora è andato, è il passato, e mi voglio concentrare sul presente, che è quei al Chelsea, dove ho l'opportunità di nuovo di mostrare il mio talento". Di quale trattamento parla Sterling? I punti del contendere sono molti e il riferimento alle scelte di Guardiola non è per nulla velato... "Ci sono state incomprensioni e un contratto che stava per scadere. È un peccato come sia finita, perchè mi sono divertito molto lì. Ci sono state un sacco di cose che sono successe, molte ragioni per cui è andata così, ma non mi sono lamentato ed ero pronto alla sfida. Ma come avete visto, nonostante alcune delle mie prestazioni, non riuscivo a ritagliarmi un posto fisso da titolare, non aveva senso combattere una battaglia che non potevo vincere".
Meglio andarsene...
Dunque, l'unico modo per tornare a brillare era l'addio. "Come calciatore vuoi sempre fare del tuo meglio e aiutare la squadra, ma quando pensi che le cose non siano giuste è sempre una delusione. Se non sei felice di giocare, devi trovare altre opzioni per ritrovare questa felicità, il che è esattamente quello che ho fatto. Era il momento giusto per andarsene, non sarei potuto rimanere sapendo che non avrei potuto dare il massimo. Il City è un club fantastico, che vince tanto, che mi ha aiutato tantissimo a crescere, ma arriva un momento in cui devi pensare quello che è meglio per te e a cosa vuoi per il futuro. Ed è l'unica ragione per cui sono al Chelsea". E Guardiola sembra avvisato: la vendetta dell'ex potrebbe colpirlo...
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