È dura accettare che una squadra di una certa tradizione possa stanziare in terza divisione. La società, nata nel 1919, è fallita ed è stata rifondata nel 2005. Non che siano mancate figure di spicco: tra il 1995 e il ’96 i granata erano allenati da un giovane e rampante Carlo Ancelotti, alla sua prima esperienza da allenatore ma la storia recente ci racconta che la società, dopo essere retrocessa in B nel 1997, è ormai latitante da diversi anni anche dalla serie cadetta.
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Reggiana contro Sassuolo: il derby dell’Emilia si gioca per lo stadio
La Reggiana è disposta a fare sul serio: c’è un piano per il ritorno in serie B e poi chissà… Ma c’è una questione rovente che non va giù al presidente Piazza: quella legata allo stadio. Ed è subito derby.
Oltre al privilegio di aver dato fiducia per prima ad uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio italiano, la Regia ha anche un altro primato: è stata la prima società italiana ad avere uno stadio di proprietà: l’ex Gigli, o meglio, Città del Tricolore. Con il fallimento del 2005 l’impianto ha vissuto diverse fasi ma quello che sappiamo con certezza è che dal 2013, dopo l’acquisizione e gli ammodernamenti è conosciuto come Mapei Stadium, la casa del Sassuolo. Tre anni dopo cambia qualcosa anche in casa Regia: Mike Piazza, leggenda del baseball statunitense, acquisisce la maggioranza delle quote azionarie del club, dopo essere stato tentato di lanciarsi sull’indebitatissimo Parma su consiglio del suo amico, nonché patron del Venezia Joe Tacopina.
Piazza, il recordman
Mike Piazza è stato, come dicevamo, uno dei giocatori di baseball più riconosciuti nella storia della disciplina e nello stesso anno in cui ha acquistato la Reggiana è stato inserito nella Baseball Hall of Fame. Piazza si è reso protagonista della miglior striscia consecutiva di punti battuti a casa base di tutti i tempi ma non solo: ha il primato di fuoricampo battuti da ricevitore (396). Chissà che questa sua vocazione per vittorie e record non possa trasmettersi alla Reggiana, che almeno per magnitudo di tifoseria, meriterebbe palcoscenici più grandi.
L’ENNESIMO FUORI-CAMPO
Forse, adirato per non essere arrivato a fare cifra tonda (400), President Mike rifiuta il fuori-campo attribuitogli ad honorem da Squinzi, con la Reggiana costretta a pagare un salato affitto della struttura che un tempo le apparteneva. Piazza è sbottato in conferenza stampa a causa degli esorbitanti costi di locazione dell’impianto rispetto alle medie della serie C. È infuriato non solo per il costo in sé, ma perché questo è stato negoziato da manager che anche per tale motivo non fanno più parte del club e per il fatto che nemmeno i tentativi di mediazione del sindaco abbiano sortito effetti. Il patron trova che ciò sia ingiusto per chi ha investito molti soldi in città e per chi ha portato Reggio Emilia sul New York Times. Ha dichiarato di non essere uno che molla facilmente ma che sente messa a dura prova la sua resistenza.
MRS. SQUINZI IN QUARTA BASE?
Adriana Spinazzoli, moglie del presidente neroverde è stata però interrogata sulla questione dal Resto del Carlino, rassicurando tutti che nessuno sarà messo alla porta nonostante i debiti ma rispondendo a Piazza che l’impianto ha dei costi di manutenzione e che, tra l’altro, il canone pagato dall’italo-americano è calcolato sulla base del vecchio stadio: se questo fosse ricalcolato oggi vedrebbe senza dubbio un’impennata considerando gli ammodernamenti. Forse il fuoricampo, stavolta, è del Sassuolo.
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