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Perdono! Quando gli sportivi devono chiedere scusa

Ormai gli sportivi sono costantemente sotto la lente di ingrandimento e spesso e volentieri i nostri eroi sono costretti a chiedere scusa per comportamenti ritenuti sbagliati.

Redazione Il Posticipo

Mi dispiace sembrano essere parole complicate da dire, almeno basandosi sulla canzone al riguardo di Elton John. Ma nel mondo dello sport, soprattutto in questo momento in cui gli atleti sono costantemente sotto la lente di ingrandimento dei social network, ogni azione potenzialmente negativa è scrutinata da fan, follower e semplici curiosi e spesso e volentieri i nostri eroi sono costretti a scuse urbi et orbi per comportamenti ritenuti sbagliati.

Steve Smith e le lacrime di un bambino

L'ultimo in ordine di tempo è stato il capitano dell'Australia di cricket, beccato a manomettere le palle durante il match contro il Sudafrica. Il caso è montato in tutto il mondo anglofono, ma le scuse di Smith non sono state solamente pubbliche. C'è stato un atto di dolore molto particolare, e chi lo ha ricevuto ha deciso di pubblicarle. Parliamo di Deborah Knight, giornalista di Channel Nine, che dopo la conferenza stampa in cui Smith è scoppiato in lacrime ha raccontato di come suo figlio, nove anni, fosse devastato nell'aver visto il suo idolo in quella situazione. Smith, attraverso il proprio profilo Instagram, ha contattato direttamente la reporter chiedendole di chiedere scusa a suo nome al piccolo. Un bel gesto per chiudere una vicenda che ha sconvolto il mondo del cricket.

Nainggolan e Donnarumma, scuse social tra le polemiche

Altre scuse via Instagram sono quelle arrivate il giorno di Capodanno, quando Radja Nainggolan ha mandato un messaggio a tutti i suoi fan (e a tutto il mondo del pallone), dicendosi dispiaciuto per i suoi video in diretta nella notte di San Silvestro, tra qualche drink di troppo e parole che è meglio non ripetere. Il belga si è scusato per aver esagerato e di aver dato un esempio negativo a chi stava guardando la diretta quella sera. Stessa cosa per Donnarumma, nel giorno che segna l'inizio del caso riguardante il suo rinnovo nell'estate scorsa. Un messaggio di scuse ai tifosi del Milan per gli attriti con la società e una promessa di iniziare a breve le negoziazioni per il prolungamento. Ma anche un vero mistero, perchè proprio dopo quel messaggio il profilo Instagram di Gigio viene dichiarato hackerato e chiuso per un po'.

Chiedere scusa per un rosso? Si può

Ora però forse si sta un po' esagerando. Gli atleti sono esseri umani e come tali possono sbagliare, senza dover necessariamente fare atto di sottomissione all'opinione pubblica. Eppure qualcuno tiene talmente tanto ai suoi tifosi, da doversi far perdonare per un cartellino rosso. È il caso di Harry Brazel, centrocampista inglese del Runcorn Town, squadra dilettantistica inglese, espulso per condotta violenta in un match casalingo. E per chiedere scusa Brazel ha scelto uno dei fedelissimi della squadra, a cui ha scritto una lettera di suo pugno chiedendo di perdonare il suo comportamento, che ha deluso la tifoseria invece di ripagare i sacrifici di chi segue la squadra. Che dire, complimenti a Brazel, anche se la squalifica non gliela toglie comunque nessuno.