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Spezia, Gotti: “Classifica tutto sommato giusta, peccato per l’infermeria sempre piena”

Spezia, Gotti: “Classifica tutto sommato giusta, peccato per l’infermeria sempre piena” - immagine 1
Lo Spezia va alla pausa nella posizione di classifica in cui sperava di essere. A distanza di sicurezza dalla zona salvezza e con la prospettiva di giocare un campionato di relativa tranquillità. Gotti, intervistato da Sky Sport, ha tracciato un...

Redazione Il Posticipo

Lo Spezia va alla pausa nella posizione di classifica in cui sperava di essere. A distanza di sicurezza dalla zona salvezza e con la prospettiva di giocare un campionato di relativa tranquillità. Gotti, intervistato da Sky Sport, ha tracciato un bilancio delle prime sette giornate di campionato e della sua esperienza in Liguria.

AVVIO

Un avvio tutto sommato confortante, specie in considerazione degli avversari affrontati. Lo Spezia ha incontrato Inter, Juventus e Napoli lontano dal Picco, dove invece ha totalizzato tutti gli otto punti, muovendo sempre la classifica quando ha affrontati le pari grado o avversari comunque alla portata. "Guardando il calendario prima di iniziare il campionato c'era di che essere preoccupati. Con il tempo però ho imparato che questi sono ragionamenti concettualmente sbagliati perché le situazioni si affrontano come vengono una per volta. Ci siamo lasciati alle spalle le prime sette giornate con una classifica che più o meno in linea rispecchia quanto è stato fatto in campo. Anche se ritengo si sia pagato un prezzo piuttosto alto agli infortuni. L'infermeria è stata sempre piena sin dall'inizio del campionato".

Spezia, Gotti: “Classifica tutto sommato giusta, peccato per l’infermeria sempre piena” - immagine 1

DINAMICHE

Rispetto allo scorso anno si sono registrate diverse novità sia nel modulo di gioco sia nell'approccio alla gara. E anche alcuni elementi sembrano recuperati. Uno su tutti Nzola. Altri, come Sala, sono stati restituiti al loro ruolo mentre, è il caso di Gyasi, c'è chi è stato chiamato a interpretarne uno nuovo. "Cambiando tanto all'interno dello spogliatoio si modificano anche le dinamiche e i rapporti interni. Se i giocatori sono insieme da tre quattro anni ognuno sa tutto dell'altro. Se invece vi sono dei cambiamenti occorre un passo in più per rimettersi in discussione e quindi avviare un processo che porti a mettere prima insieme e i giocatori e poi a creare i presupposti per organizzare delle proposte di gioco che siano virtuose ma anche sostenibili in un campionato come la serie A".