Inter, cosa è successo? Sia chiaro, contro la Juventus Orsato ci ha messo del suo, con alcune valutazioni discutibili che hanno lasciato la squadra in inferiorità numerica per più di un’ora di gioco. L’Inter, però, con carattere e organizzazione l’aveva ribaltata. Poi si è persa in un bicchiere d’acqua, affogandoci le speranze di qualificazione Champions. Lo psicodramma finale nasce anche dalle indecisioni in panchina. Corre il minuto ottantasei. Cambi sbagliati. La Juve ringrazia. L’Inter precipita nel burrone. Che cosa è successo in quei concitatissimi secondi?
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Spalletti, Icardi e quel cambio decisivo
Emergono i particolari della sostituzione: il tecnico vuole sostituire Perisic e non Icardi, perchè lo ritiene stanco. Poi però si fida del croato...
MISTERO – Nel finale l’Inter è esausta. Serve un difensore, ma anche non farsi schiacciare. Spalletti ha un dubbio, legato alla fase di possesso in alleggerimento. Chi deve portare fuori dall’area di rigore il pallone? La soluzione: due portatori di palla come Cancelo da una parte e Santon dall’altra. E poi, lasciare Icardi come punto di riferimento lì davanti per impegnare i difensori in modo che il capitano impegnasse uno dei due centrali. L’obiettivo era evitare di farsi schiacciare e di permettere ai bianconeri di creare mischioni in area...proprio quello che poi è accaduto. Ma perché è successo?
PERISIC – Il designato a uscire è Perisic, che però al momento del cambio rassicura Spalletti affermando di avere ancora “gamba” per lo strappo di 50-60 metri. In realtà la sensazione è che il croato abbia finito la benzina e che anche la riserva sia agli sgoccioli. Il tecnico, però, si fida delle parole del suo esterno e sostituisce (!?) il centravanti. Icardi esce imbufalito. Un errore che si paga carissimo. L’Inter arretra immediatamente il baricentro, subisce due gol in due minuti (anche meno) e perde una partita chiedendosi ancora come sia possibile.
ERRORE - Casualità e imperizia. Cuadrado ha trovato il 2-2 incrociando un destro al limite della fisica e della logica e trovando una deviazione imprevedibile di Skriniar. Però poi la squadra perde la testa. Fallo inutile. Punizione regalata. Higuain salta indisturbato fra lo slovacco e Miranda. Il brasiliano, a parole, è il miglior difensore della serie A. Nei fatti, però, è lui che si fa prendere alle spalle. Un errore che fa malissimo e che potrebbe costare tantissimo. E che anche Spalletti ha sulla coscienza. Adesso è durissima. Forse impossibile.
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