Sergio Busquets, dopo 143 presenze e due reti con la maglia della "roja", un campionato del Mondo nel 2010 e un europeo nel 2012, ha detto basta. Il centrocampista lascia la nazionale Spagnola. Il giocatore del Barcellona, come consuetudine nel calcio 2.0, ha annunciato sui suoi social network la propria decisione.

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Spagna, l’addio di Busquets: “Dopo 15 anni è arrivato il momento di dire basta”
STORICO
—Busquets ha esordito a 20 anni, nel 2009 , nella vittoria contro la Turchia a Istanbul che ha portato la qualificazione spagnola proprio al Mondiale 2010. In Qatar, Busquets ha giocato la sua quarta Coppa del Mondo ed eguagliato Ramos e Casillas, con 17 partite giocate in Coppa del Mondo. “ Vorrei annunciare che dopo quasi 15 anni e 143 partite è arrivato il momento di salutare la Nazionale . Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo lungo cammino. Da Vicente del Bosque che mi ha dato la possibilità di iniziare, a Luis Enrique per avermi fatto divertire fino all'ultimo secondo . Vorrei anche ringraziare Julen Lopetegui, Fernando Hierro e Robert Moreno per la loro fiducia, così come tutto il loro staff e, naturalmente, ognuno dei miei compagni di squadra. Non voglio dimenticare nessuno. E ovviamente, ringrazio la mia famiglia per avermi sostenuto in ogni momento e in ogni mia decisione e aver condiviso questo percorso facendomi sentire sempre la loro vicinanza e il loro sostegno per poter dare il massimo”.

FIGURA ICONICA
—Luis Rubiales , presidente della Federazione, ha rilasciato, come riportato da AS, alcune dichiarazioni sull'addio del calciatore del Barça: “ Sergio Busquets è una figura iconica del calcio spagnolo, un atleta esemplare, un professionista irreprensibile, un uomo ammirato da tutti. Conosco lui e la sua famiglia da quando aveva 11 anni, quindi il mio affetto può rendere le mie parole meno oggettive, ma non credo di sbagliare. Busquets unirà le generazioni di chi ama la Spagna grazie alla sua immensa eredità e sarà una delle risorse più importanti del nostro calcio".
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