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Spagna, De La Fuente: “Inesperto? Se c’è qualcuno che conosce il calcio spagnolo, quello sono io”

Spagna, De La Fuente: “Inesperto? Se c’è qualcuno che conosce il calcio spagnolo, quello sono io” - immagine 1
Il nuovo commissario tecnico della Roja ha idee chiare.

Redazione Il Posticipo

La Spagna ha ufficialmente aperto il nuovo corso. Luis De la Fuente è stato presentato come il nuovo allenatore della nazionale e in una lunga conferenza stampa ha tracciato il proprio solco, abbastanza distante dalla filosofia di Luis Enrique. Le dichiarazioni del nuovo CT sono riprese da AS.

NUOVO CORSO

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La Spagna è stata fra le più rapide  cambiare gestione tecnica. E De la Fuente respinge subito al mittente chi lo ritiene inesperto o tema possa sentire la pressione. "Non ho pensato a questa proposta finché Luis Rubiales non me l'ha proposta. Questo impegno non mi fa venire le vertigini perché sono stato un giocatore professionista per 15 anni in tutte le categorie. Se c'è qualcuno che conosce il futuro del calcio spagnolo, quello sono io. Ho sentito Luis Enrique, ci siamo scambiati messaggi, ho un buon rapporto con lui. Ho una idea precisa di gioco ma non sono un integralista. Ho idee diverse, ma senza entrare in polemica con nessuno. Chiunque gioca può essere convocato. Anche Ramos. Sono un ex calciatore e so come e cosa pensano i giocatori. Non ho problemi a parlare in faccia, non guardo la carta d'identità ma quello che un singolo può dare al gruppo".

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CAMBIAMENTO

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Addio al tikitaka e al possesso di palla esasperato dunque. " Non è il momento di analizzare nulla. Volevamo tutti il ​​meglio, ma non è stato possibile. Vincere è molto difficile. Esistono i rigori e anche i rigoristi perché è un gesto tecnico ma il lavoro di Luis Enrique è stato fantastico. Cercheremo di migliorare tutto il migliorabile. Anche a me piace il dominio del gioco ma anche con metodi diversi. Sono un sostenitore del talento a sostegno del gioco collettivo. La Spagna deve avere qualità, talento ed essere in buona forma. La Selezione non è un club quindi scenderanno in campo e saranno convocati quelli che stanno meglio in quel preciso momento. Ora questa opportunità è arrivata e l'unica cosa che mi preoccupa è la partita contro la Norvegia con cui inizieremo la fase di qualificazione a Euro 2024 in Germania".