Southampton, è caos: “Hasenhuttl non parla più con nessuno e schiera i calciatori senza pensarci troppo”

Il Southampton ha iniziato male la stagione, perdendo 4-1 contro il Tottenham a Londra. Ma per quanto ci possa stare la sconfitta contro una delle big della Premier League, secondo il DailyMail la questione che deve preoccupare i Saints è un'altra e ha un nome, un cognome e un ruolo: Ralph Hasenhuttl, allenatore del Southampton, ma chissà fino a quando. Alcune fonti all'interno del club hanno raccontato una situazione perlomeno complicata, con l'austriaco che sarebbe totalmente avulso dalla squadra e dai suoi calciatori, al punto da prendere decisioni...senza ragionarci su.

Una squadra...non allenata

La descrizione di quanto accade in allenamento e in partita è abbastanza preoccupante. "Ralph ormai non parla più con nessuno. Mette e toglie giocatori senza ragionarci troppo e non ha nessun rapporto con loro, anche se vanno da lui a dire che hanno un problema. C'è un focus molto difensivo, la squadra scende in campo solo per cercare di evitare di perdere. I calciatori sono utilizzati fuori ruolo e in maniera non coerente. Molti calciatori sono davvero infelici". Al punto da chiedere un intervento da parte delle alte sfere, nella speranza che qualcuno decidesse di interrompere questo stillicidio. Eppure l'austriaco è ancora in panchina, nonostante i risultati non siano per nulla dalla sua parte...

Il suo tempo è finito

Da quello che racconta il Mail, alcuni calciatori hanno parlato direttamente con la dirigenza al termine della scorsa stagione, quando il Southampton ha concluso la Premier League con 10 sconfitte in 13 partite. La risposta del club è stata quella di licenziare tutto lo staff dell'austriaco, lasciando però Hasenhuttl, forte di un contratto fino al 2024, al suo posto. Un qualcosa che ha sorpreso tutti. "Quando hanno licenziato tutto lo staff, l'impressione generale era che fosse Ralph a doversene andare. Il club dice che piena fiducia in lui e nel suo lavoro, ma sembra quasi che lui sappia che il suo tempo è quasi finito". La nuova proprietà, però, non sembra essere d'accordo. Ma cosa succederà se (o a questo punto quando) la squadra si ribellerà al tecnico?