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Il Tottenham in ansia per Son: se la Corea non vince, dovrà fare il militare

L'attaccante degli Spurs è a un bivio della sua carriera. O si aggiudica un torneo internazionale con la Corea, o dovrà passare due anni in patria sotto le armi.

Francesco Cavallini

Essere una celebrità può garantire una serie di benefit non indifferenti. Si parte da un'infinità di prodotti gratuiti di ogni genere, fino ad una vera e propria idolatria. Ma c'è qualcuno che spesso e volentieri resta parecchio indifferente alle stelle e, come è giusto che sia, tratta tutti allo stesso modo. Il governo. A cui non importa nulla se hai vinto un campionato o guadagni milioni di euro: ci sono obblighi da cui nessuno (o quasi) può esimersi. Come ad esempio l'obbligo di leva, che in Corea del Sud è una cosa molto seria. E Heung-min Son potrebbe a breve impararlo a sue spese.

Son rischia di perdere due anni di carriera

La legge coreana è molto chiara. Entro i ventotto anni di età, ogni cittadino deve passare due anni sotto le armi. Facendo un rapido calcolo, l'ultima data disponibile per l'esterno del Tottenham per arruolarsi è l'8 luglio di 2018, quando compirà 26 anni. Ma siccome la legge non è proprio uguale per tutti, a Son è stata concessa una proroga, che gli permetterà di giocare fino all'estate 2019. Poi, se il suo futuro sarà in divisa o su un campo da calcio dipenderà da lui, ma non solo. Anche dai suoi compagni di nazionale. L'idea infatti è quella di sfruttare un evento eccezionale per permettere alla stella del calcio coreano di non dover interrompere la propria carriera per due stagioni.

Se la Corea vince qualcosa, se ne può parlare...

I patti, seppure non alla luce del sole, sono abbastanza chiari. La Corea deve vincere il torneo di calcio dei Giochi Asiatici (che si terranno in Indonesia tra il 18 agosto ed il 2 settembre) o in alternativa dovrà riportare nella penisola la Coppa d'Asia, prevista negli Emirati Arabi Uniti a inizio 2019. Se nessuna delle due eventualità dovesse verificarsi, Son sarà costretto, come tutti i comuni mortali coreani, a due anni di servizio militare. Se invece la nazionale dovesse trionfare, si potrebbe invocare il principio della performance eccezionale in un evento internazionale. In ogni caso, il giocatore del Tottenham dovrebbe rispondere alla chiamata prima di ottenere l'esenzione. Il che significherà un mese di addestramento e l'inserimento tra le riserve dell'esercito.

La renitenza alla leva è sconsigliata

Sempre meglio di una condanna per renitenza alla leva, come racconta ad esempio la storia di Muhammad Ali. Nel 1967 l'ex Cassius Clay rifiuta la chiamata dell'esercito americano per andare a combattere in Vietnam e viene prima arrestato e poi, anche se liberato, gli viene impedito di combattere per circa quattro anni. Il coreano invece potrebbe non essere così fortunato, dato che il rifiuto del servizio militare nel suo paese prevede il carcere, come dimostrano gli oltre 400 obiettori di coscienza che sono attualmente detenuti per questa scelta. Insomma, al Tottenham non resta che tifare Corea del Sud ad agosto e a gennaio. Altrimenti, se non ci riescono le difese avversarie, a fermare Son ci penserà l'esercito,