Che Diego Simeone (e, per estensione il suo secondo Mono Burgos) sia molto bravo a leggere le partite è un dato di fatto. Basterebbe pensare a come l'Atletico, seppur in inferiorità numerica e senza l'ausilio del suo tecnico, espulso, ha gestito il match di andata di Europa League contro l'Arsenal. Squadra compatta, attenta a mantenere le distanze e pronta a colpire in contropiede. Ed il piano ha funzionato, perchè nonostante il vantaggio londinese con Lacazette, è bastata un ripartenza di Griezmann a portare a casa dall'Inghilterra un ottimo uno a uno. Ma in fondo, che la sua squadra avrebbe giocato con un uomo in meno...Simeone già lo sapeva.
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Il Cholo veggente: fa allenare i suoi già sapendo…cosa succederà
L'Atletico Madrid, seppur in inferiorità numerica e senza il suo tecnico, espulso, ha gestito perfettamente il match di andata di Europa League contro l'Arsenal. Anche perchè il Cholo aveva già previsto tutto.
INFERIORITÁ NUMERICA - Magia? Qualche spiffero riguardo un eventuale arbitraggio contro l'Atletico? Macchè. Pura e semplice prevenzione. E, verrebbe da aggiungere, una perfetta conoscenza del materiale umano a sua disposizione. Da quanto racconta Thomas, il centrocampista ghanese in forza ai Colchoneros, il giorno prima della partita il Cholo ha fatto ripetutamente allenare i suoi in situazioni di inferiorità numerica. Un qualcosa di pesante per chi ha un uomo in meno, soprattutto alla vigilia di un match che già di suo si preannunciava complicato e difficile da gestire dal punto di vista dalle energie. Ma Simeone non si è fatto intenerire dai suoi e ha continuato con gli 11 contro 10. In cuor suo, l'argentino sapeva che c'era la possibilità di un rosso.Anche se forse non si aspettava che sarebbe arrivato al minuto numero dieci, con Vrsaljko capace di rimediare due gialli in tempo record.
VEGGENTE - E neanche che alla fine il piano partita sarebbe stato implementato da Burgos, rimasto miracolosamente in panchina dopo l'espulsione del Cholo per ripetuti insulti al direttore di gara dopo neanche un quarto d'ora. Ma siccome prevenire è meglio che curare (e visto che, dato lo spirito combattivo della squadra, i cartellini non vengono mai lesinati contro i Colchoneros), la squadra biancorossa ha potuto meglio assorbire l'inferiorità numerica, avendo provato e riprovato in allenamento le situazioni più classiche in fase difensiva. E i risultati si sono visti. L'Atletico ha ovviamente sofferto la tecnica di base di un Arsenal con l'uomo in più, ma Oblak ha dimostrato perchè è considerato uno dei migliori portieri del mondo e alla fine il Piccolo Diavolo ha messo il coperchio sopra la pentola preparata con accortezza da Simeone e ha portato a casa un pareggio d'oro. Tutto merito del Cholo Veggente. Che conosce i suoi calciatori e soprattutto conosce se stesso e ha affidato il piano al suo vice, ben sapendo che in fondo anche lui avrebbe potuto...vedere rosso.
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