Sono in pochi a poter vantare un rapporto stretto con il Barcellona come quello di Sergi Roberto. Il...tuttofare della squadra blaugrana (nasce terzino destro, ha giocato da centrocampista e all'occorrenza si è visto persino in attacco) ha rinnovato il contratto con il club al minimo salariale per volontà di Xavi, che lo considera fondamentale, sia nello spogliatoio che in campo. E in una intervista a RAC, Sergi Roberto spiega che la situazione in fondo non gli pesa per nulla. Per lui l'importante è continuare a fare parte della storia blaugrana.


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Sergi Roberto, capitano…povero: “Guadagno come fossi uscito ora dalle giovanili. Ho scritto a Messi, ma…”
Lo stipendio e la fascia da capitano
—"Se sapeste quanto guadagno... Diciamo come se fossi uscito ora dalle giovanili. Però per me non è un problema, lo faccio con orgoglio perchè voglio stare qui". Del resto, Sergi Roberto nella leggenda ci è già entrato. È il suo uno dei gol più iconici della storia blaugrana, il 6-1 al Paris Saint-Germain che ha concluso la celeberrima Remuntada. E, se si parla di gerarchie interne, da quando se ne sono andati Messi e Piquè, il terzino ha fatto un balzo importante. È il vice capitano e davanti a lui c'è solamente Busquets, il cui rinnovo di contratto con il Barça non è per nulla certo. Dunque, la fascia potrebbe andare proprio a lui. "Sarebbe bellissimo per me e sono pronto a farlo. Ma spero che Sergio resti qui più a lungo possibile, perchè è il miglior capitano possibile".
Messi e il possibile ritorno
—E a proposito di ex capitani blaugrana, c'è modo anche di parlare di Messi... "Gli ho scritto, gli ho fatto le congratulazioni per aver vinto i Mondiali, ma non mi ha risposto. So che mia moglie ha fatto le congratulazioni alla sua. Sono molto contento che lo abbia vinto. E come qualsiasi tifoso del Barcellona, mi piacerebbe che ritornasse, soprattutto se potessi di nuovo giocare con lui. Ma ho letto che rinnoverà con il PSG. Non ho parlato con lui e non posso dire se il suo ritorno è un'opzione oppure no, ma sono certo che non amerà mai un altro club come ha amato il Barcellona. Il Barcellona è la sua squadra e il modo in cui se n'è andato è ancora una spina nel fianco per tutti. Ma alla fine, è lui che deve decidere". E magari, fare come Sergi Roberto: tornare al Camp Nou...e guadagnare il minimo salariale!
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