Italians do it better. Questo in Inghilterra lo sanno, soprattutto a Londra, dove molti calciatori azzurri nel corso dei decenni hanno trovato fortuna. Di solito lo fanno al Chelsea, ma anche al West Ham ci sono esempi celebri, quelli di Angelo Ogbonna e soprattutto di Paolo Di Canio. E anni dopo, un altro romano è diventato un Hammer, con l'obiettivo di brillare in Premier League. Gianluca Scamacca ha cominciato bene, prendendosi l'affetto dei tifosi. Ma, come racconta in un'intervista al DailyMail, non vuole fermarsi.


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Scamacca, la Premier e il mito…Cantona: “Vedevo i suoi video. Ora sono al 70%, ma in un paio di mesi…”
Il mito Cantona
—E alla domanda su chi fosse il suo mito di infanzia, risponde con una leggenda della Premier. "Anni fa facevano delle pubblicità con Cantona. Io le ho viste e ho visto anche alcuni video di quando giocava nel Manchester United. Era un giocatore molto influente e importante, anche un po' arrogante nel suo approccio. E io sto provando a fare qualcosa del genere, devo trovare quella sicurezza. Sono al 70% del mio potenziale, in un paio di mesi arriverò al massimo o quasi. Ho un ottimo feeling con Paqueta, ma so che posso fare meglio. Ecco perchè devo lavorare sulla fiducia in me stesso, sull'intensità e sulla presenza in campo. Qui in Premier League devi essere più imponente. E non mi preoccupano i paragoni con Haaland o Kane, è qualcosa che fanno gli altri, non mi tocca. Il mio obiettivo principale è quello di dare il meglio".
La Premier e il percorso fin qui
—Altro mondo, altro calcio. Ma Scamacca ha apprezzato la sfida sin dal primo istante. "È una cosa assolutamente diversa. L'Inghilterra mi piace e mi sto divertendo al West Ham, c'è molto supporto per i nuovi. E anche il campionato è diverso, in Italia è tattico, qui è veloce e fisico, è un gioco diverso. Quando il mio agente mi ha detto che il West Ham era interessato a me, io gli ho risposto 'chiudiamo velocemente'. Ero felice". E dell'etichetta di bad boy che aveva in Italia, si preoccupa poco, perchè ha ben chiaro il suo tragitto e i suoi obiettivi. "Questo è il mio lavoro, la mia passione, vivo per questo. Ed è un sogno per me, non mi preoccupo per le pressioni o perchè sono lontano da casa. Vivo per il calcio e mi basta. Ho trovato la fiducia in me stesso durante il mio viaggio, ma ho avuto parecchie difficoltà in passato. Ho dovuto lavorare su me stesso, sulla mia testa. Ognuno nel calcio ha la sua esperienza e se non fosse la mia passione non sarei qui ora". Ma, per la gioia del West Ham, Scamacca è qui per restare.
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