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Sassuolo, Carnevali: “Se De Zerbi rimane è meglio per tutti. Non svendiamo, siamo una bottega cara”

Il dirigente è molto chiaro. La squadra vuole giocare. I calciatori in vendita non saranno svalutati. E se De Zerbi rimane è meglio per tutti.

Redazione Il Posticipo

Giovanni Carnevali non lascia spazio a interpretazioni. Come riportato da Sassuolo.net, il dirigente del club neroverde prende una posizione piuttosto chiara sulla ripartenza e sul mercato. La squadra vuole giocare. I calciatori in vendita non saranno svalutati. E se De Zerbi rimane è meglio. Sia per il tecnico che per la squadra.

RIPARTIRE - La posizione del Sassuolo da attendista è diventata... interventista. Carnevali ritiene che sia giusto ricominciare. "Ripartire con gli allenamenti è stata una decisione di buon senso, anche se è questo è più un percorso di riadattamento fisico che un allenamento". Inutile girarci intorno. Il calcio è un industria, e non un gioco. "L’interruzione alla serie A costa più di 200 milioni, al Sassuolo tra i 10 e 12. Qualora non si ricominciasse il danno salirebbe a 800 milioni e ci troveremmo con diverse costrette a portare i libri in tribunale: la serie A traina la B, la C i dilettanti e il calcio femminile".

AMAREZZA - Il Sassuolo ha vissuto una delle annate più complicate da quando è in serie A. Prima la perdita del patron e della moglie, poi l'emergenza legata alla pandemia.  "Una stagione che spero finisca presto. Prima ci ha lasciato il Dottor Squinzi, poi la Dottoressa, adesso il Coronavirus, spero questa stagione finisca presto". Quindi arriva la stoccata.  "Credo che in questo momento si viva un periodo di confusione, ma noto che il Governo sta trovando una nuova consapevolezza. Da parte nostra c'è la massima disponibilità a soddisfare le condizioni di sicurezza richieste".

DE ZERBI - Il dirigente ha anche affrontato il tema della permanenza di De Zerbi e del mercato in entrata e in uscita: "Forse calerà il valore dei cartellini, ma non quello dei nostri giocatori, siamo una bottega cara. Sensi sarà riscattato dall’Inter e dei rinnovi parleremo. Io sono legato a doppio filo alla famiglia Squinzi, mentre su De Zerbi penso che per la sua crescita sarebbe importante che lui restasse, come sarebbe importante per noi che rimanga".