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Napoli, senza Sarri scatta l’ora di Inzaghi?

Aurelio De Laurentiis è criptico sul possibile rinnovo di Sarri che sembrava cosa fatta: invece restano porte aperte. Ai giovani. Come Inzaghi e, in seconda battuta, Luis Enrique.

Redazione Il Posticipo

Aurelio De Laurentiis molto criptico riguardo il futuro di Maurizio Sarri al Napoli. Dietro al quel "sono fatti nostri in cui i media non devono entrare" si nasconderebbe un mondo.

Un rinnovo che slitta...

E qualche indizio, comunque ci sarebbe. In primis, l'appuntamento per il rinnovo è slittato. Quindi si deve considerare il peso specifico delle parole sulla clausola rescissoria e gli accordi: se qualcuno la paga, il Napoli si deve fare da parte. E infine, le parole sui "giovani" e il concetto di "rischio". Quanto basta insomma per non rendere affatto certa la permanenza del tecnico toscano a Napoli. E le alternative? Giovani, che sappiano coniugare bel gioco e risultati. Due nomi in pole: Inzaghi e Luis Enrique.

Sarri, un gran bel gioco e poi...

Il tecnico della Lazio è in pole position nei desideri del presidente del Napoli che vorrebbe un allenatore "europeo" (in tutti i sensi del termine, anche come appeal e immagine) che possa coniugare bel gioco e risultati. Identikit che porta dritti a Simone Inzaghi. Che concede spettacolo ma anche guardando al sodo. Sembra ingiusto, e forse lo è, ma Sarri incanta con il bel gioco. E poi? Forse nessun Napoli è stato cosi bello. E però se fallisse l'obiettivo scudetto, resterebbe solo il ricordo di una squadra che ha divertito ma non ha raccolto successi. In questo senso, De Laurentiis baratterebbe volentieri un pizzico di "noia" in più, purchè coniugata a un successo importante. E punta a chi, in serie A è riuscito ad ottenere questo risultato

Inzaghi, bel gioco e risultati

Simone Inzaghi è un profilo che piace moltissimo. Serio, preparato, giovane, moderno. Assieme al Napoli, la Lazio è la squadra che gioca il miglior calcio, seppur con dei valori assoluti inferiori rispetto alla rosa azzurra. Ed è comunque l'unica squadra che è riuscita a soffiare un trofeo alla Juventus senza portarla alla lotteria dei calci di rigore. Difficile che Inzaghi lasci la Lazio, ma non è impossibile che ADL possa provare a convincerlo. L'alternativa? Luis Enrique ricalcherebbe il gioco di Sarri in uno spogliatoio in cui si parla più spagnolo che italiano. Il tecnico ha vissuto un'esperienza piuttosto traumatica in Italia, in un calcio in cui ha faticato a riconoscersi. Resta da capire se  abbia voglia di accettare una sfida che avrebbe il sapore di una rivincita o quella di centrare una nuova Champions alla guida di un top club europeo.