Santi Cazorla e il Qatar: “Esperienza molto bella e quando la gente verrà qui giudicherà”

Santi Cazorla prosegue il suo viaggio in Qatar. Il 37enne ha appena chiuso la sua seconda stagione all'Al-Sadd nel migliore dei modi. Campione nazionale e secondo classificato in Coppa. Il contratto è in scadenza e l'ex giocatore del Villarreal non esclude di tornare in Spagna perché, quando il suo contratto scade a fine giugno. Tuttavia, tracciando un bilancio della sua esperienza in Qatar, il suo giudizio è molto positivo. Le dichiarazioni sono riprese da Cadena Ser. 

FINE STAGIONE - Cazorla ha passato due anni in Qatar. " Sono contento perché ormai gli infortuni sono solo un cattivo ricordo. Adesso mi senso bene. Ho voglia di giocare ancora a calcio. Sono in procinto di tornare in Spagna per staccare e vedere cosa riserva il futuro. Il mio contratto scade questo mese, aspetto e cerco di capire che tipo di opzioni ho. Voglio continuare a divertirmi e vedere cosa mi riserva il futuro finché il mio corpo non mi dice basta. E comunque non può essere che Joaquín si ritiri dopo di me".

QATAR - Si parla molto del Qatar a livello calcistico e ambientale. "L'esperienza in Qatar è molto bella, ma ho bisogno di ricaricare le batterie. Qui si viaggia sui 34 gradi di sera e 44 di giorno. A luglio e agosto è complicato stare qui. Ecco perché si gioca a novembre. Gli stadi sono capienti e funzionali, si potrebbe giocare con l'aria condizionata ma per gli spettatori sarebbe complicato. A livello calcistico l'arrivo degli stranieri di un certo livello sta aiutando gli altri. Sono arrivati  Javi Martínez, James Rodríguez. Ci sono i presupposti per crescere. A livello internazionale si inizia a sentire l'atmosfera da Coppa del Mondo. Non mi pronuncio su diritti umani e tradizioni locali. Posso solo consigliare di venire qui e vedere il paese prima di parlare. Quando le persone verranno, avranno motivo di giudicare".

SPAGNA - Cazolra non esclude di tornare in Spagna. E pronostica un grande mondiale per la Roja. "Non mi pongo limiti, non escludo dunque neanche di tornare a giocare nel mio paese. Il Real Oviedo è una possibilità. Per quanto riguarda il mondiale sono molto ottimista, abbiamo una grande squadra e un allenatore spettacolare. È chiaro che una competizione come il Mondiale è molto complicata. Non si può sbagliare neanche una virgola ma si può essere fiduciosi".