calcio

Saluto nazista all’Etihad, il Lione bandirà a vita il tifoso colpevole

Un tifoso del Lione si è macchiato di un gesto censurabile alla fine della partita vinta contro il Manchester City. E il club ha tutta l'intenzione di punirlo in maniera esemplare...

Redazione Il Posticipo

La gioia di aver vinto in casa del Manchester City, una delle favorite per la vittoria in finale in Champions League, per il Lione è durata appena pochi minuti. Colpa di un video che ha cominciato a circolare sui social network, che ritrae i tifosi transalpini mentre festeggiano un risultato perlomeno insperato. Tutti sono fuori di sè dalla gioia, tranne uno che di gioioso ha ben poco. Uno dei supporter inquadrati "saluta" infatti con il braccio un po' troppo teso per non essere un saluto nazista. E poi dà un lungo sguardo alla telecamera, ben consapevole di essere al centro dell'inquadratura.

BANDITO A VITA - Un gesto di sfida? Un momento che voleva essere goliardico, senza peraltro riuscire nell'intento?  Chissà, ma intanto potrebbe costargli davvero caro. Il Mirror riporta un comunicato ufficiale da parte del club francese, che promette di bandire a vita dalle partite del Lione il tifoso colpevole. "L'Olympique Lyonnais è a conoscenza di un video che sta circolando sui social network. Il tifoso in questione è in corso di identificazione da parte dei rappresentanti della società. E non appena sarà nota la sua identità, sarà escluso per sempre dalle partite al Groupama Stadium e dalle trasferte per le partite del club". Bandito a vita.

REAZIONI - Una scelta, quella del Lione, che ha già trovato il plauso non solo dei tifosi del Manchester City e di quelli neutrali, ma anche nella stessa tifoseria transalpina. Il Mirror riporta infatti il messaggio di un supporter dell'OL che risponde al video del saluto nazista, postato da un "collega" del City. "Hey, sono un tifoso del Lione. Ci vergognamo tutti tremendamente per quello che ha fatto questo c******e e faremo del nostro meglio per trovarlo e cacciarlo via a calci nel c**o dal nostro stadio e dai settori ospiti in cui andremo a tifare". Tanto per ribadire che, politica o no, per certi comportamenti sugli spalti non c'è davvero spazio.