La Salernitana ha calato un poker alla Sampdoria nel primo vero scontro diretto stagionale. La sensazione è che la salvezza possa essere raggiunta senza ricorrere... ai miracoli. Il presidente Iervolino, ai microfoni di Radio Bussola, ha tracciato un primo bilancio prima delle ultime ore di mercato: il patron granata non esclude interventi sul mercato, a patto però che siano funzionali.

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Salernitana, Iervolino: “Non escludo altri interventi sul mercato, ma ci sono equilibri da preservare”
RIFLESSIONE
Vittoria ubriacante. Il problema è... il rischio della sbronza. "Si è parlato tanto di attaccanti. Credo sia necessario riflettere molto seriamente prima di valutare l'inserimento di nuovi calciatori nella rosa. Sul piano numerico, questa squadra ha il più alto numero di attaccanti fra chi si deve salvare. Nicola ha a disposizione dei grandissimi calciatori come Botheim, Dia, Bonazzoli e Valencia che presto dimostreranno tutto il loro valore. Lì davanti c'è anche Ribery che è ancora in grafo di spostare gli equilibri e fornire un contributo importante. E non possiamo dimenticare Simy e Kristoffersen. Chiaramente qualcuni di questi elementi non rientra nei piani dello staff tecnico ma per cederlo è necessario che arrivino proposte e siano accettate".
INTERVENTI
La Salernitana potrebbe ancora muoversi sul mercato. "Non priorità, né è corretto sostenere che si comprerà solo se si vende. Non posso escludere a priori che si intervenga ancora, ma ritengo che Nicola possa contare su elementi validi e capaci di interpretare più ruoli. Se dovessimo andare sul mercato, lo faremmo solo per migliorare la squadra. Non ha senso acquistare giocatori da mettere in panchina. Ricordo a tutti, e per primo a me stesso, che vi sono degli equilibri da salvaguardare. Anche e soprattutto nello spogliatoio. Ieri i nostri attaccanti sono andati tutti in gol. Non credo che sarebbero contenti di sapere che la società sia in cerca di un attaccante. Sono disposto a nuove operazioni, ma solo di fronte ad occasioni particolarmente vantaggiose ed entusiasmanti. E sinceramente non ne vedo all'orizzonte. Piazzare chi è in esubero sarebbe una buona opportunità ma purtroppo c'è uno sbilanciamento nel concetto di diritti e doveri. A parità di stipendio e a parità di campionato non si dovrebbe mettere un veto al trasferimento ma in Italia funziona così".
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