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Sainz: “Se avessi solo sognato la Ferrari sarei finito col sedere per terra ma voglio chiudere bene alla McLaren”

Il pilota spagnolo torna a parlare per la prima volta dopo aver annunciato il suo trasferimento in Ferrari

Redazione Il Posticipo

Carlos Sainz torna a parlare per la prima volta dopo aver annunciato il suo trasferimento in Ferrari per la prossima stagione nel programma 'Movistar' di 'Vamos Sobre Ruedas'. Le sue parole sono state riprese da AS.

FIRMA - La prima domanda è sulle sensazioni dopo aver firmato: "Quando avevo 17 anni ero ingenuo e ottimista, pensavo che prima o poi sarei arrivato in F1. Non sapevo che sarebbe stato difficile. Se mi avessero detto che sarei stato alla Toro Rosso, alla Renault, alla McLaren e un anno dopo avrei firmato con la Ferrari, sarei caduto col sedere per terra. Adesso conosco un po' meglio questo sport, anche se la F1 ha sempre sorprese, sia buone che cattive, e devi essere pronto a tutto. Devo dire che è stato davvero curioso firmare un contratto nel bel mezzo di una pandemia e da casa".

MCLAREN - Tutti lo considerano un pilota Ferrari ma c'è un 2020 da correre in McLaren. "La base è buona. Devo perfezionare i dettagli. Capisco che le persone vogliono vedermi in rosso e lottare per podi e vittorie il più presto possibile, ma mi piace fare le cose per bene. Mi resta un anno alla McLaren e voglio viverlo al massimo delle mie possibilità.  Sono molto affezionato e grato a loro. Quando tornerò a Woking, metterò la Ferrari in un cassetto e penserò solo alla McLaren. Voglio lasciare nel migliore dei modi ".

RIPRESA - Sainz ha anche voglia di ripartire. "Mi sono un po' stancato di essere a casa adesso. Le prime tre settimane mi sono dedicato alla dieta e allo sport ma adesso voglio andare a Londra e iniziare a lavorare sul serio. Non credo ci saranno più incidenti,  siamo piloti di F1 e abbiamo talento. Il problema sarà fisico perché ci sarà  un impatto maggiore, dopo così tanti mesi senza salire in macchina è difficile. Sarà piuttosto difficile per il collo. Anche perché correremo quasi ininterrottamente  in sei mesi, porteremo tutto allo stremo. Le prime gare saranno facili perché non abbiamo corso per molto tempo e lo vogliamo davvero, ma alla fine arriveremo distrutti e stanchi. Spero comunque si disputi il Gp di Spagna".