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Sacchi…boccia il Fenomeno: “Non avrei mai comprato uno come Ronaldo, per lui avrei dovuto fare eccezioni…”

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Chi non avrebbe apprezzato le accelerazioni fulminee di Ronaldo il Fenomeno? Beh, qualcuno c'è e si chiama...Arrigo Sacchi. L'ex CT della nazionale ha spiegato perchè non avrebbe mai acquistato il brasiliano quando faceva l'allenatore...

Redazione Il Posticipo

Ci sono calciatori che chiunque avrebbe voluto nella propria squadra. I fenomeni assoluti del pallone sono quelli che mettono tutti d'accordo, al di là delle singole preferenze. Chi non avrebbe apprezzato le accelerazioni fulminee di Ronaldo il Fenomeno? Beh, qualcuno c'è e si chiama...Arrigo Sacchi. L'ex CT della nazionale ha concesso un'intervista a FourFourTwo in cui, tra le altre cose, ha spiegato perchè non avrebbe mai acquistato il brasiliano quando faceva l'allenatore...

Ronaldo e le eccezioni

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"Ho lavorato con Ronaldo quando ero direttore tecnico al Real Madrid, ma per una squadra allenata da me non avrei mai comprato un calciatore come lui, perchè per lui avrei dovuto fare alcune eccezioni. Io ho sempre voluto che i miei undici giocatori lavorassero assieme, come un'unità collettiva. Se un centravanti è lento a tornare alla sua posizione, stai giocando in dieci. Se sono due giocatori, finisci in nove. E la stessa cosa vale per i difensori, devono aiutare i compagni che giocano nella parte più avanzata del campo". Insomma, per quanto il valore di Ronaldo sia assolutamente incontestabile, per Sacchi un calciatore come il Fenomeno avrebbe rappresentato un qualcosa di esterno al suo modo di vedere il calcio.

La storia di Van Basten

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E l'ex CT azzurro porta come esempio la storia di Van Basten, con cui ha lavorato al Milan. Che i rapporti tra il tecnico e l'olandese non siano mai stati ottimi lo sanno tutti, proprio perchè Van Basten in qualche modo si sentiva imbrigliato dalla mentalità sacchiana. Ma persino il Cigno di Utrecht ha dovuto adattarsi. "Durante il primo anno al Milan, Marco ha avuto un grave infortunio, contro la Sampdoria. I difensori erano molto fisici, quindi lo abbiamo perso per la maggior parte della stagione. Ma quando è tornato sei mesi dopo ha capito quello che volevo da lui e lo ha fatto in maniera perfetta. A un certo punto mi ha addirittura detto che non avrebbe mai pensato che sarei riuscito a fare un lavoro del genere in così poco tempo". Certo, alla fine le frizioni hanno portato al divorzio tra il Milan e Sacchi nel 1991, ma visto che si è dovuto adattare Van Basten, anche il Fenomeno avrebbe dovuto...perlomeno provarci!