L'invasione militare della Russia sul suolo ucraino sta avendo delle inevitabili conseguenze anche sul piano economico sportivo oltre che a scuotere e rendere instabili gli equilibri dell'Est Europa. I principali sponsor hanno portando alla rottura dei contratti con i principali marchi prima con i club e quindi con la nazionale.

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Russia, anche l’Adidas rompe il contratto e sospende la sponsorizzazione
La decisione del colosso sportivo è finalizzata a dimostrare il proprio sostegno al popolo ucraino.
CONFLITTO - Lo sport, per antonomasia, non combacia con il concetto di guerra. E dunque, come riportato da AS, l'Adidas ha preso la decisione di sospendere immediatamente il proprio rapporto di sponsorizzazione con la squadra di calcio della Russia. Nazionale che incassa dunque un altro durissimo colpo dopo che la FIFA e la UEFA hanno impedito alla squadra rappresentante del paese che ha invaso l'Ucraina da ogni tipo di competizione calcistica internazionale.

DECISIONE - La decisione del colosso sportivo è finalizzata a dimostrare il proprio sostegno al popolo ucraino. Lo riporta un comunicato ufficiale del marchio di attrezzature sportive: "Adidas sospende con effetto immediato la sua associazione con la Federcalcio russa. Una scelta economicamente molto rilevante per il marchio che ha "vestito" per la prima volta la maglia della nazionale russa nel 1992/1993 e da allora ha ininterrottamente una collaborazione che si è protratta sino a questa decisione.
INCIDENZA - Adidas ha rinunciato a una fetta importante dei propri incassi. Il brand tedesco è molto amato nell'Est Europa. E ha generato il 2,9% del suo fatturato nel 2020 nelle regioni russe ed ucraine, Una vera e propria tendenza che rischia di incidere profondamente si conti dei club. Qualche giorno fa sono stati lo Schalke 04 e il Manchester United a prendere la decisione di rescindere i rispettivi contratti di sponsorizzazione con le società russe. E adesso sono gli stessi marchi a dissociarsi dal Paese invasore. Questo è anche il caso della General Motors, che ha confermato la sospensione della spedizione di merci nel Paese. E anche la casa motociclistica Harley-Davidson ha sospeso l'attività economica nel Paese russo .
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