Si è ampiamente parlato del doppio successo Europeo di Jorginho e Emerson che hanno vinto Euro 2020 dopo aver trionfato in Champions League per il Chelsea. Poi, è stato approfondito anche il doppio flop continentale dei giocatori inglesi del Manchester City. Ma ora, per loro il periodo buio si aggrava: un’altra finale persa nel giro di pochissimi mesi. Il City ha infatti subito un sconfitta nel Community Shield dal Leicester City ma gli inglesi, stavolta c’entrano poco. Secondo Roy Keane qualche responsabilità in più va imputata al difensore olandese Nathan Aké. “Un po’ poco per il City”.

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Roy Keane a gamba tesa su Aké: “È uno di quei difensori che si… spengono”
Il City perde un’altra finale in pochi mesi. Secondo Roy Keane qualche responsabilità in più va imputata al difensore olandese Nathan Aké. “Un po’ poco per il City”.
OFF - Il difensore olandese, arrivato lo scorso anno per 41 milioni di sterline dal Bournemouth, non ha proprio rubato l’occhio da quando è arrivato a Manchester. In rossonero era il leader difensivo a livello qualitativo e quantitativo ma a Manchester, a causa di un infortunio ha perso gran parte della scorsa stagione e il resto delle occasioni se le è dovute rosicchiare contro Laporte, Dias e Stones. Il ragazzo però ha 26 anni, è stato pagato a caro prezzo e da lui ci si aspetta di più. Più, sicuramente, rispetto alla prestazione contro il Leicester dove con una leggerezza nel finale di gara regala un rigore alle Foxes. Roy Keane spiega a ITV: “Aké è uno di quei giocatori che si fa sorprendere, si spegne per quella frazione di secondo”.

OPPORTUNITÀ - ”Queste sono opportunità importanti per un giocatore come lui ma così conferma di essere un po’ poco per il Manchester City”. In diretta con Keane, altre due leggende della Premier come Ian Wright e Emile Heskey hanno condiviso il pensiero dell’irlandese. L’ex Arsenal ha detto però che ad Aké sembra mancare la consapevolezza che al City ci sia bisogno di lui mentre Heskey ha sottolineato che quando un allenatore dà un’opportunità non può essere sprecata così. Di certo, un errore, per quanto grossolano, non può mettere in discussione una carriera ma il compagno di nazionale di De Ligt e Van Dijk forse farebbe bene a giocarsi meglio le sue prossime carte.
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