Ronaldo il Fenomeno non lascia. Anzi, raddoppia. Dopo la retrocessione del Real Valladolid in seconda divisione, il presidente prende atto dei suoi errori, si scusa e rinnova le proprie ambizioni. Ronaldo vuole tornare in Liga con una promozione diretta, non svela nomi e nelle prossime settimane svelerà il nuovo organigramma. Le parole dell'ex calciatore di Inter, Milan e Real Madrid sono riprese da elnortedecastilla.

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Ronaldo: “Voglio tornare in Liga. I tifosi dovrebbero essere arrabbiati con la squadra, non con me”
Ronaldo il Fenomeno non lascia. Anzi, raddoppia. Dopo la retrocessione del Real Valladolid in seconda divisione, il presidente prende atto dei suoi errori, si scusa e rinnova le proprie ambizioni.
DISPIACIUTO - Il Valladolid era costruito per una salvezza tranquilla con vista Europa. E invece è retrocesso. "Sono triste. E deluso. Dobbiamo continuare a lavorare. Spero che i nostri tifosi continuino a starci vicini per aiutarci a risalire in Liga. Sto ancora metabolizzando il lutto sportivo. E digerendo gli errori che sono stati commessi. Devo trarne esperienza. Alla fine l'amarezza più grande è non continuare a giocare in Prima Divisione. Le cause, suppongo, sono legate ai tanti punti che abbiamo lasciato per strada. Non ho rivoluzionato l'area tecnica perché sono stato leale fino alla fine della stagione ma adesso il ciclo è finito e ne inizieremo un altro con la stessa motivazione che ci ha contraddistinto sinora. I nomi? Ancora non è il momento".
POLEMICHE - I tifosi hanno contestato l'assenza di Ronaldo. E il brasiliano non si è fatto pregare nel fornire spiegazioni. Anche piuttosto piccate. "Sono stato presente anche se non ho assistito a molte partite. Non ho mai smesso di lavorare per il club. Non ha senso che i tifosi si arrabbino per la mia vita personale, dovrebbero arrabbiarsi di più con la squadra. In ogni caso, non voglio fissare scadenze per il mio ciclo al club. Sono venuto per fare la storia e lasciare un'eredità per la città. E rimarrò qui fino a quando non la raggiungerò. Non ho avuto offerte per il club, né le voglio valutare. Voglio che il messaggio sia chiaro. Io me ne andrò, ma solo quando avrò completato il mio percorso. Ovvero una squadra che sia una realtà consolidata in Prima Divisione, con lo stadio di proprietà e la cittadella dello sport. A quel punto il mio compito sarà finito. E penso che non ci saranno problemi con le offerte. Un club del genere sarà molto attraente ".
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