Ronaldo non dimentica. E i tifosi dell'Inter (e della Juventus) men che meno. Ei fu. Doveva essere una festa, è stato un funerale sportivo. Il 5 maggio del 2002 entra nella storia del calcio italiano per una sconfitta memorabile. L'Inter di Cuper è a un passo dallo scudetto che manca da tredici anni. Serve una vittoria contro la Lazio che ha poco da chiedere. I nerazzurri, complice il gemellaggio con i tifosi padroni di casa, giocano praticamente in casa. Passano due volte in vantaggio (1-0 e 2-1) ma poi ci pensano Poborsky e...Gresko a trasformare l'Olimpico in un teatro dell'assurdo. Lo scudetto da Roma si sposta a Udine, dove la Juventus vince e opera il sorpasso all'ultima giornata. E l'Inter da prima, chiude addirittura terza in classifica scavalcata anche dalla Roma che vince a Torino con i granata. La fotografia della disfatta è identificata dalle lacrime di Ronaldo che giocherà la sua ultima partita in maglia nerazzurra.
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