Ronaldo il Fenomeno: “Quando suona l’inno della Champions, i giocatori se la fanno addosso”
(Photo credit should read GLYN KIRK/AFP/Getty Images)
Ci sono leggende che non hanno vinto la coppa dalle grandi orecchie. L'ex attaccante brasiliano ha chiuso la carriera con questo cruccio, ma ha una sua teoria sul perché a tanti il torneo continentale più prestigioso in assoluto faccia così...
Redazione Il Posticipo
Dimmi che cosa vinci e ti dirò chi sei... Quanto regge questo giochino? Poco, molto poco. La storia del calcio infatti è piena zeppa di campioni a metà, che magari il Mondiale l'hanno vinto anche, ma la Champions proprio no. Tra coloro che però ormai non possono più farcela c'è uno dei più grandi attaccanti della storia: Ronaldo Luiz Nazario da Lima, il Fenomeno. L'ex attaccante ha vinto addirittura il Mondiale due volte (Usa 1994 e Corea-Giappone 2002), ma non è mai riuscira ad afferrare quella Coppa per le orecchie, nonostante abbia giocato nel Real, nel Barcellona e nell'Inter. Ma un motivo c'è...
Come riportato qualche tempo fa da As, Ronaldo ha vissuto più volte sulla sua pelle la sensazione che precede puntualmente il fischio di inizio nella massima competizione: "In quei momenti, quando suona l'inno della Champions i giocatori se la fanno tutti addosso, poi però prendono il pallone e si rilassano". Il brasiliano oggi ha 46 anni, ma il ritiro non ha messo una pezza sul senso di incompiutezza che parlare di quella coppa gli fa riprovare. Un giorno la vincerà da presidente? Il Fenomeno ha ammesso che la Champions deve essere un sogno di chiunque, ma al momento il suo Valladolid è lontano da questo obiettivo e non ha la liquidità necessaria per fare la differenza sul mercato.
"IL CALCIO È CAMBIATO"
Un campione di sincerità che oggi guarda il calcio con altri occhi. Ronaldo pensa che rispetto ai suoi tempi tante cose siano diverse: "Il calcio è cambiato, spero che i giocatori facciano sempre del loro meglio e che siano più onesti possibile dentro e fuori dal campo. Poi ci pensano gli arbitri a punire qualsiasi loro scorrettezza". Il Fenomeno guarda anche con nostalgia e un pizzico di preoccupazione al suo Brasile: "Dal 2002 ad oggi non abbiamo più vinto e ormai ad ogni mondiale non sentiamo buone sensazioni".