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Roma, tempi….maturi per Acerbi

Il difensore centrale del Sassuolo può essere il profilo perfetto per rafforzare la difesa della Roma. Di Francesco lo conosce bene e Acerbi non manca mai all'appuntamento con il dovere.

Redazione Il Posticipo

Che si riparta dalla difesa a tre nonostante Liverpool, o che si torni ad una linea a quattro, per la Roma resta comunque una certezza. La rosa è a corto di difensori centrali. I tre titolari sono affidabili e in stagione hanno retto con tranquillità il peso di tre competizioni, ma non è pensabile che anche il prossimo anno Di Francesco debba vivere con la costante ansia che a qualcuno dei tre possa prendere un raffreddore. C'è anche la soluzione Kolarov, certo, ma dato che il mercato si avvicina, meglio pensare a qualche aggiunta. E torna di moda il nome di Francesco Acerbi.

SEMPRE PRESENTE - Complicato non capire il perchè. Se il difensore classe 1988 è tornato ad essere quello di cui si era innamorato il Milan, fino ad arrivare addirittura alla nazionale, gran parte del merito è di Eusebio Di Francesco. Che lo ha accolto a Sassuolo durante il secondo anno della sua gestione e lo ha (ri)trasformato in un centrale affidabile. Talmente affidabile che, esclusi i due tristi periodi in cui Acerbi è stato costretto all'inattività per l'insorgenza e il ritorno di un tumore, il difensore lombardo ha giocato praticamente sempre. Al punto che per trovare una sua assenza per scelta tecnica, bisogna tornare al 2014.

ADDIO SASSUOLO? - Un gran bel biglietto da visita, soprattutto considerando che ormai il ciclo al Sassuolo di Acerbi pare giunto al termine. Già durante lo scorso calciomercato estivo sembrava che il trentenne dovesse lasciare l'Emilia, ma non se n'è fatto niente. Ora però è il momento dell'ultima chiamata. Vero che la carriera di un difensore è solitamente più lunga di quella dei compagni di squadra, ma se c'è un momento in cui provare il grande salto, è questo. E Acerbi riabbraccerebbe molto volentieri il tecnico che lo ha fatto tornare ai suoi livelli fino a permettergli di vestire l'azzurro.

SOCIETÁ AMICHE - Affare fattibile? Ma certo. Che Sassuolo e Roma siano società amiche è fuor di dubbio ed è abbastanza probabile che Squinzi non si opponga alla volontà del suo calciatore di lasciare il Mapei Stadium, soprattutto se dovesse finire in giallorosso. I due club, complice l'arrivo sulla panchina di Di Francesco, hanno già fatto parecchi affari assieme e la cessione di Acerbi, con un contratto che scade nel 2022 e valutato circa 10 milioni di euro, potrebbe essere l'ennesimo trasferimento sulla trafficata autostrada tra Sassuolo e la Capitale. Per la gioia di tutti e soprattutto del tecnico romanista. Che si ritroverebbe in rosa un centrale affidabile, che conosce bene e che al momento del bisogno sarebbe pronto a prendersi la scena. Con il concreto rischio di non lasciarla più.