Dalle stelle alle stalle. O almeno, dal campo alla panchina. Dopo 48 presenze nella scorsa stagione (terzo in graduatoria dietro gli stakanovisti Nainggolan e Dzeko), Federico Fazio è di nuovo al punto di partenza. La panchina, quella che lo aveva accompagnato all'inizio della sua esperienza a Roma e della quale si era liberato a forza di prestazioni molto convincenti. Anzi, l'ottima annata gli è valsa non solo il ritorno in nazionale (Sampaoli l'ha convocato anche per le prossime partite contro Uruguay e Venezuela), ma anche l'amore dei tifosi giallorossi ed un soprannome, Il Comandante, per l'autorità che trasmette ai compagni e il terrore che incute negli avversari.
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Federico Fazio, il Comandante degradato
Da leader della difesa con Spalletti a seconda scelta di Di Francesco. Federico Fazio è in bilico e si guarda intorno. Rimanere a Roma e giocarsi le proprie carte, o lasciare la Capitale alla ricerca di un ruolo da protagonista?
Il Fazio 2016/17, dalle stalle alle stelle

Il Fazio 2017/18, a Roma o da qualche altra parte?

Le alternative di mercato all'argentino
I conti non tornano, perchè Di Francesco chiede due giocatori per ruolo e l'arrivo di un altro collega di reparto porterebbe quasi certamente ad un addio. E l'indiziato maggiore in questo momento è proprio Fazio, che porterebbe nelle casse della Roma una plusvalenza, che non fa mai male, ma anche i milioni che potrebbero servire a alzare l'offerta per Mahrez (improbabile) o a orientarsi su un difensore centrale di maggior spessore (strada più percorribile). Si fanno i nomi di Boateng e di Nacho, che per caratteristiche si sposano meglio con il gioco di Di Francesco. Che farà quindi il Comandante? Accetterà di essere degradato e cercherà di scalare di nuovo le gerarchie con il proprio lavoro? O chiederà il congedo, andando da qualche altra parte a dispensare la sua autorità ai compagni e le sue lezioni di calcio agli avversari? Nel giro di venti giorni sapremo. Nel frattempo attendiamo. Come Fazio.
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