Incredibile a dirsi, ma il Muto ha parlato. E ha detto Roma. Quando qualcuno notoriamente di poche parole come Franco Vazquez, 29 anni compiuti da poco, si esprime, meglio starlo a sentire, perchè non lo fa mai per caso. E nell'esprimere la sua nostalgia per il campionato italiano ha nominato una squadra ben precisa. Quella giallorossa, dove a dirigere le operazioni di mercato c'è Monchi, il Direttore Sportivo che l'ha portato a Siviglia, il quale, tu guarda i casi della vita, ha sostituito Walter Sabatini, che lo ha scoperto e gli ha dato la possibilità di farsi conoscere in Italia con la maglia del Palermo. Un club, insomma, dove di uomini mercato se ne intendono, almeno dal suo punto di vista.
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Vazquez, el Mudo ha parlato e ha detto Roma
Scoperto da Sabatini, portato a Siviglia da Monchi, Franco Vazquez potrebbe tornare in Serie A per chiudere il cerchio che lo lega, seppur indirettamente, alla squadra giallorossa.
Vazquez vuole l'Italia e la Roma vuole lui
Roma sarebbe una bella piazza, difficile dar torto all'italo-argentino, che alla voce sogni nella rubrica ha anche quello di tornare a vestire l'azzurro, con cui ha avuto una breve esperienza ai tempi in cui dispensava calcio e assist in Sicilia. Magari, vista l'esperienza, per fare da chioccia ai più giovani, con il suo carisma fatto, neanche a dirlo, di pochissime parole. Vazquez a Siviglia sta bene e nel 4-2-3-1 di Montella sta spesso e volentieri facendo la differenza, ma il richiamo della Serie A sembra molto forte e potrebbe convincerlo a fare le valigie già nella prossima sessione di mercato. E la Roma di Monchi lo aspetta a braccia aperte, dato che lo ha già cercato spesso e volentieri, prima e dopo l'arrivo dell'andaluso.
Un maestro dell'ultimo passaggio
Vazquez è arrivato a Siviglia due stagioni fa per 15 milioni di euro e si è ambientato bene nella Liga, collezionando finora con il club andaluso 69 presenze, 12 reti e 10 assist. Bene, ma non benissimo, almeno a vedere i suoi numeri a Palermo, quasi doppi se si considerano le gare giocate. Il calcio spagnolo non fa esattamente per il Mudo, che della verticalità ha fatto una religione ed è capace di mandare in porta il compagno in una frazione di secondo. Esattamente ciò che serve alla Roma, che sta ritrovando il gol con costanza, ma che ancora mostra qualche difficoltà nel trovare quella profondità di cui Di Francesco parla ormai da inizio campionato. E se serve l'uomo dell'ultimo passaggio, difficile trovare di meglio di Vazquez.
Trequartista, esterno o regista?
In caso di ritorno in Italia, Vazquez può essere un tassello importante per la Roma di Eusebio di Francesco. Parliamo di un calciatore in grado di giocare in diverse zone di campo, che nasce trequartista, ma che in Italia si è spesso mosso in posizioni differenti. Ha fatto l'ala destra, dove i suoi dribbling, non velocissimi ma difficili da prevedere, hanno creato grattacapi a molti. Ma anche la seconda punta, vicino al centravanti per mandarlo in porta o per sfruttare gli spazi e cercare il tiro o gli inserimenti. O, meglio ancora, nel suo 4-3-3 il tecnico giallorosso potrebber addirittura schierarlo a centrocampo; l’argentino ha anche i piedi e la visione di gioco del regista. Costo? Più o meno la cifra sborsata dal Siviglia per acquistarlo. E con i buoni uffici di Monchi, si potrebbe anche spuntare uno sconticino. Che male non fa mai.
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