La rete di Dzeko che vale i quarti di finale rende felice tutti in casa giallorossa. I tifosi, che vedono la Roma tornare tra le big d'Europa dopo dieci anni. La squadra e lo staff, che vedono il proprio lavoro ripagato da un risultato straordinario. E le casse della società, che vedranno affluire altri soldi grazie alla qualificazione. Tra premio fisso, quota di market pool e incasso previsto per i quarti, a Trigoria arriveranno circa 13 milioni di euro, che si andranno ad aggiungere a quelli già guadagnati in questa stagione attraverso la Champions League. E sotto i baffi, anzi, la barba, ride anche Monchi, che avrà un budget maggiore per il mercato. Con cui puntare obiettivi importanti in vista della rivoluzione prevista per l'estate. Come Suso.
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Roma, i soldi della Champions per regalare Suso a Di Francesco?
Grazie alla qualificazione ai quarti di Champions, a Trigoria arriveranno circa 13 milioni di euro. E Monchi avrà un budget maggiore per il mercato, con cui puntare Suso, vecchio pallino giallorosso.
Suso, clausola da 40 milioni di euro
Certo, chi vende sa che la Roma ora può permettersi di spendere qualche milioncino in più e potrà quindi tirare sul prezzo. A meno che sul contratto del giocatore in questione non ci sia una bella clausola rescissoria, un prezzo già fissato e che rende impossibile rifiutare la cifra stabilita. Proprio come nel caso di Suso, già un obiettivo giallorosso nello scorso mercato, ma che alla fine è rimasto al Milan. Lo spagnolo, che Monchi apprezza molto, ha firmato il rinnovo con i rossoneri e dalla prossima estate potrà liberarsi per 40 milioni di euro. Non pochi, ma considerando il valore del giocatore e che una decina di milioni sono letteralmente...piovuti dal cielo, anzi, dal piede di Dzeko, rappresentano un sacrificio economico che la Roma potrebbe voler affrontare per aggiungere al suo reparto offensivo un calciatore rapido, dal tiro al fulmicotone, ma soprattutto tatticamente illuminato.
Perfetto per il 4-3-3 di Di Francesco
Suso è un'ala che non cerca la palla sui piedi, ma si muove di continuo, detta il passaggio al compagno, accompagna l’azione offensiva dialogando con il terzino o accentrandosi per trovare la porta. Un ventaglio di soluzioni in grado di scardinare qualsiasi difesa, soprattutto quelle molto chiuse che più di qualche volta hanno creato parecchi grattacapi alla Roma, che preferisce giocar contro squadre più aperte, correndo qualche rischio in più ma avendo la possibilità di giocare il suo calcio. Che poi ben si adatta al 4-3-3 di Di Francesco, al punto che a inizio stagione Montella è rimasto ancorato allo stesso modulo proprio per non perdere l'imprevedibilità del suo esterno, che si trovava a disagio al 3-5-2.
Con il Milan fuori dalla Champions, l'affare è fattibile
Dato che il Milan non potrebbe opporsi ad un assegno da 40 milioni di euro, resterebbe solo il compito di convincere il calciatore a lasciare Milano. Ci ha già provato il Liverpool, ma la porta di Suso per i Reds è chiusa da parecchio, da quando la squadra inglese lo ha scaricato senza troppe cerimonie. Il rapporto dello spagnolo con l'ambiente rossonero è stretto, ma molto dipenderà dal finale di stagione del Milan. Una qualificazione (seppur al momento molto implausibile) in Champions sarebbe un ostacolo non da poco per la Roma. Un Milan in Europa League, d'altro canto, potrebbe non avere la forza necessaria per trattenere un giocatore che a ventiquattro anni non ha ancora fatto la conoscenza della massima competizione europea. Per la gioia dei giallorossi, che, previa qualificazione all'Europa che conta, potrebbero convincere lo spagnolo a trasferirsi sulle sponde del Tevere. Tanto, almeno una parte della clausola...la paga l'UEFA.
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