Da che mondo è mondo, le grandi rivoluzioni partono dalla Francia (più precisamente da Parigi) e avvengono nel mese di luglio. Normale dunque che anche Monchi, che per la sessione estiva di mercato pare avere in mente movimenti tellurici destinati a sconvolgere la fisionomia attuale della Roma, guardi verso la capitale francese. Anche perchè, tra esigenze di Fair Play Finanziario e fratture interne, il Paris Saint-Germain potrebbe offrire al mercato un pezzo molto pregiato, ma che per qualche motivo al Parco dei Principi è di troppo. L'avventura parigina di Layvin Kurzawa, 25 anni, sembra infatti volgere inesorabilmente al termine. E mezza Europa drizza le antenne, Roma compresa.
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Kurzawa sul mercato: per la Roma, un’occasione d’oro
Monchi, che per la sessione estiva di mercato pare avere in mente movimenti destinati a sconvolgere la Roma, guarda verso Parigi. Con tutta probabilità, a giugno il PSG lascerà partire Kurzawa.
Kurzawa è cedibile
Quando è arrivato a Parigi dal Monaco, Kurzawa sembrava destinato ad essere il terzino sinistro dei futuri campioni di Francia per almeno un lustro. Del resto le qualità, fisiche e tecniche, parlano a suo favore. Straripante nella corsa, devastante nell'inserimento, puntuale in zona gol. Cosa poteva andare storto? Beh, le sue prestazioni non hanno convinto la dirigenza, che ha deciso che tra i calciatori cedibili per ragion di stato (e di bilancio) a giugno, c'è il suo nome. Del resto da quella parte di campo sta sbocciando, seppur con parecchio ritardo, lo spagnolo Berchiche, che a 28 anni si sta giocando l'occasione della vita e si è fatto trovare puntuale quando Emery, per scelta tecnica, ha deciso di non schierare il francese.
Prima o dopo il mondiale, il francese lascerà Parigi
Ma l'allenatore c'entra poco e, indipendentemente da chi sarà seduto sulla panchina del Parco dei Principi nella prossima stagione, Kurzawa sarà altrove. Che la scelta arrivi prima o dopo il mondiale è tutto da vedere, perchè la kermesse in Russia potrebbe far alzare il valore del terzino, ma il Fair Play Finanziario busserà il trenta giugno e c'è da fare in fretta per ripianare il buco di bilancio. Ed ecco dove potrebbe inserirsi la Roma, che da quella parte di campo ha bisogno di un rinforzo. A meno di una esplosione clamorosa di Luca Pellegrini o di un riscatto di Jonathan Silva, che al momento pare parecchio improbabile, sull'out sinistro Di Francesco può contare sul solo Kolarov, che sarà anche d'acciaio ma non eterno.
Operazione complicata, ma fattibile
Un'operazione complicata, se non altro per il prezzo del cartellino del francese. Kurzawa è arrivato al PSG per 25 milioni di euro e di conseguenza la società transalpina non lo lascerà andare per meno di quella cifra, onde evitare fastidiose minusvalenze. Ma se a Roma sarà rivoluzione, significa che qualche nome di spicco è destinato a fare le valigie e a quel punto il terzino venticinquenne diverrebbe più che raggiungibile. Tecnicamente l'affare sarebbe indiscutibile, tatticamente offrirebbe al tecnico giallorosso un vero e proprio rullo compressore sulla fascia sinistra che, unito al rientrante Karsdorp, dovrebbe creare una coppia di esterni bassi in grado di dominare in Italia e dire la sua in Europa. Certo, c'è da superare la concorrenza, perchè il francese è richiesto. Ma si torna sempre al solito dilemma sportivo: meglio andare a fare panchina in una big (come il Barça, dove Jordi Alba è inamovibile) o dire la propria in una squadra giovane e ambiziosa come la Roma? A Kurzawa la risposta. Ben sapendo che di panchine finora ne ha fatte anche troppe.
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