Con il derby alle porte ed il Liverpool all'orizzonte, in casa Roma si pensa comunque a programmare il futuro della rosa. Con la consapevolezza che gli introiti che arriveranno a Trigoria per (almeno) le semifinali europee permetteranno di non vendere, a meno di cessioni per scelta. E quindi si pensa a comprare, con la possibilità che il colpo da Champions dipenda...dall'Europa League. L'eliminazione del Lipsia per mano del Marsiglia di Garcia potrebbe infatti rappresentare uno dei motivi in grado di spingere qualche calciatore di livello lontano dalla Sassonia. I tedeschi rischiano seriamente di non qualificarsi per la prossima Champions e non possono più farlo vincendo la coppa minore a Stoccolma. E questo può portare ad addii eccellenti, come quello di Emil Forsberg.
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Grazie Rudi, per la Roma si fa concreta l’occasione Forsberg
Il Lipsia rischia di non qualificarsi alla prossima Champions. E dopo aver perso il posto, lo svedese potrebbe lasciare la Germania. Un'occasione per Monchi, che lo ha già cercato nella scorsa stagione.
FORSBERG, PALLINO DI MONCHI - Lo svedese è un pallino di Monchi, che lo ha già cercato nella scorsa estate per sostituire Salah. Ma all'epoca il DS giallorosso si era sentito sbattere la porta in faccia. Il re degli assist in Europa (22 passaggi decisivi in Bundesliga nella stagione 2016/17) non era in vendita. E di certo il club tedesco non ha bisogno di soldi, visto che la proprietà è della Red Bull. Ma ora molto è cambiato. A giugno 2017 il Lipsia era qualificato in Champions League dopo un secondo posto storico e Forsberg era titolare inamovibile della squadra guidata da Hasenhüttl. Neanche un anno dopo, i sassoni rischiano il quinto o il sesto posto e lo svedese ha perso il posto tra gli undici che vanno in campo.
MENO SPAZIO AL LIPSIA - Colpa di un infortunio che ha tenuto il talento scandinavo fuori per un paio di mesi. Durante quel periodo il tecnico ha scoperto definitivamente Bruma sulla fascia sinistra. Il che ha un po' tarpato le ali a Forsberg. Che da quel lato di campo poteva liberare il destro per la conclusione o divertirsi a mandare in porta Werner, il cui exploit dipende anche in parte dagli assist del numero 10. E quindi, complice la volontà dell'allenatore di non alterare gli equilibri, ora il classe 1991 gioca sì, ma non sempre dall'inizio, come accaduto contro il Marsiglia. Il suo ingresso spesso scuote la squadra e le dà una marcia in più. Ma una vita da super-sub non è certo ciò che lo svedese ha sempre sognato. E quindi potrebbe chiedere di lasciare Lipsia.
CALCIATORE ECLETTICO - Per la gioia di molti, tra cui quella della Roma. Quando Monchi battezza un nome dalla sua infinita lista, infatti, non se lo dimentica e continua a seguirlo. E questo repentino cambio di prospettive è in grado di riaprire la trattativa che nella scorsa estate non era neanche iniziata. La volontà del giocatore di cambiare aria, unita a una trentina di milioni, potrebbe bastare per andare a dama. E per regalare a Di Francesco un calciatore eclettico. Un giocatore moderno, capace di giocare su entrambi i lati nel tridente del classico 4-3-3 del tecnico abruzzese, da regista offensivo o, volendo, anche in grado di essere il trequartista del nuovo 3-4-1-2. Con la sua visione di gioco sarebbe l'uomo in grado di lanciare in profondità le due punte giallorosse. Un'occasione importante che può concretizzarsi a breve. E che vale assolutamente la pena di provare a prendere al volo.
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