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Roma, l’isola del tesoro

La Roma torna dall’isola con tanto di tesoro. Servivano quattro punti e tre sono già in cascina. Non certo una prestazione da Champions, ma decisamente quel che ci voleva.

Redazione Il Posticipo

La Roma torna dall’isola con tanto di tesoro. Servivano quattro punti e tre sono già in cascina. Non certo una prestazione da Champions, ma decisamente quel che ci voleva contro un Cagliari che come da copione è subito parecchio arrembante. La stanchezza della semifinale contro il Liverpool si fa sentire, qualche assenza di troppo anche, ma alla fine, nonostante un po’ troppa sofferenza, I giallorossi fanno forse il passo decisivo verso l’Europa che conta, mettendo in seria difficoltà i padroni di casa, ora attesi da due giornate da incubo per evitare la retrocessione.  Come ampiamente previsto, il più fresco degli uomini di di Francesco è anche quello che sbroglia la matassa. Come se fossimo di nuovo a febbraio, Under segna, Alisson protegge e la Roma vince.

UNDER CREA - Della squadra che ha conteso il volo per Kiev a Salah e compagni ci sono sei undicesimi.  Quanto basta per notare un po’ di appannamento in chi ha giocato quei 90 sentitissimi minuti. Il Cagliari ha molto da perdere, iniziando la partita nella consapevolezza che una sconfitta avrebbe catapultato i rossoblù al temutissimo terz’ultimo posto. Ma gli uomini di Lopez  non fanno calcoli e si lanciano subito all’assalto. La Roma dal canto suo gioca una partita intelligente, attenta e soprattutto cinica. Escludendo il colpo da biliardo di Under, i giallorossi non creano azioni degne di nota, ma si limitano a contenere le offensive dei padroni di casa, che si rendono spesso pericolosi.

ALISSON CONSERVA- Una difesa mai vista quella della Roma, con Capradossi in campo per Manolas, che dà forfait a neanche un’ora dall’inizio. I movimenti difensivi ne risentono e in un paio di occasioni si ritrovano davanti alla porta. Ma chi affronta i giallorossi deve sempre considerare che tra i pali c’è Alisson. E il portiere brasiliano conserva ciò che la Roma ha saputo capitalizzare. Un’uscita sui piedi di Sau lanciato a rete, uno...sguardo che fa inciampare Farias nell’uno contro uno e un senso di sicurezza che il numero uno cerca di regalare a un reparto un po’ ballerino. Alla fine, come spesso è accaduto in stagione, Di Francesco passa una serata non proprio serena, ma torna a casa con il bottino pieno. E la nave giallorossa vede i porti della Champions molto più vicini.