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Rodrygo rivela…la “lite” con Ancelotti in finale: “Amico, siamo qui grazie a me, devo giocare!”

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Quando si arriva in finale di Champions, tutti vorrebbero scendere in campo. Figurarsi se quella partita il club se la gioca grazie alle proprie prestazioni. Esattamente quello che è capitato a Rodrygo, che a Parigi...ha discusso con Ancelotti!

Redazione Il Posticipo

Quando si arriva in finale di Champions League, tutti i calciatori nella rosa delle due squadre vorrebbero scendere in campo sul palcoscenico più importante. Figurarsi se quella partita, in fondo, il club se la gioca grazie alle proprie prestazioni. Questo è esattamente quello che ha pensato Rodrygo Goes, talento brasiliano del Real Madrid. Nella pazzesca semifinale di ritorno contro il Manchester City, è stato proprio lui, con una doppietta a tempo praticamente scaduto, a permettere ai Blancos di arrivare ai supplementari e poi di portare a casa il biglietto per Parigi. Eppure nella finalissima Ancelotti non lo ha schierato da titolare, preferendo spostare Valverde come esterno d'attacco con compiti molto difensivi.

Una voglia matta di giocare

Un qualcosa che, come ha raccontato lo stesso Rodrygo al programma Bola da Vez, un po' lo ha fatto arrabbiare. Anche perchè il tecnico ha aspettato...fino alla fine per fare i cambi e il brasiliano è riuscito a giocare appena qualche minuto. Una situazione che ha portato a uno scontro con l'allenatore, che però per fortuna ora l'attaccante ricorda col sorriso... "È stata una partita difficile per me, perchè per tutto quello che avevo fatto nelle semifinali avevo una voglia pazza di entrare in campo. Ero certo che se mi avessero dato abbastanza tempo avrei segnato un gol, me lo sentivo. Quindi morivo dalla voglia di giocare e verso la fine della partita ho cominciato a discutere con Ancelotti, 'devo giocare, devo giocare'. Lui mi ha risposto 'tranquillo, ti metto', quindi ho continuato a riscaldarmi e ancora a riscaldarmi...".

"Siamo qui grazie a me"

Ancelotti la promessa la mantiene ma...al minuto 48 della ripresa, a pochi attimi dal fischio finale. E più passa il tempo, più Rodrygo la prende male. "Non so quanti minuti ho giocato, ma era quasi la fine della partita. Ho detto a Ancelotti 'mister, ma non mi fa giocare?' e lui mi ha detto 'tranquillo, dobbiamo tenere il risultato', perchè eravamo sullo 0-1 e voleva che la squadra si chiudesse un po' di più. E quindi io gli ho detto 'Caspita amico, siamo qui grazie a me, veramente. Devo giocare'. E lui mi fa 'no, tranquillo che giochi'. E alla fine mi ha messo a pochi attimi dal fischio finale. Però quel che conta è aver vinto la coppa. E poi la storia l'abbiamo scritta in semifinale e sono molto felice di questo". Una storia particolare, che però il brasiliano racconta sorridendo. Il che dimostra che in quanto a gestione...Re Carlo non si batte.