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Riqui Puig non dimentica: “Il Barça mi ha fatto male ma ora sono felice a Los Angeles”

Riqui Puig non dimentica: “Il Barça mi ha fatto male ma ora sono felice a Los Angeles” - immagine 1
Il ragazzo, nelle sue prime dichiarazioni da calciatore dei Los Angeles Galaxy, non dimentica il trattamento riservatogli in Catalogna.

Redazione Il Posticipo

Riqui Puig, una scelta forte. A 23 anni il centrocampista ha lasciato il Barcellona e l'Europa per approdare in MLS. Decisione figlia anche dell'ultimo periodo vissuto a Barcellona, dove si è sentito messo da parte. Il ragazzo, nelle sue prime dichiarazioni da calciatore dei Los Angeles Galaxy, non dimentica il trattamento riservatogli in Catalogna. Le sue parole sono riprese da Marca. 

STOCCATA

Il centrocampista non ha nascosto la sua amarezza. "Rimanere a Barcellona mentre i miei compagni di squadra erano qui a Los Angeles, a giocare, mi ha fatto molto male. È stata una situazione complicata, che ho condiviso anche con quattro compagni di squadra. E anche loro non l'hanno presa benissimo. L'ultimo periodo vissuto in Catalogna non è stato facile,  E tutto ciò mi ha portato a riflettere sulle scelte per il mio futuro. A volte come calciatore devi prendere delle decisioni. Questa l'ha presa il Barcellona, io non la condivido, ma va bene anche così. Anche io però avevo bisogno di cambiare, non giocavo e sentivo la necessità di sentirmi importante e al centro di un progetto".

Riqui Puig non dimentica: “Il Barça mi ha fatto male ma ora sono felice a Los Angeles” - immagine 1

SCELTA

Giocare oltreoceano. Una scelta che non è passata inosservata e che ha suscitato diverse reazioni. Certi tipi di occasioni, per chi gioca nei top campionati, si colgono a fine carriera. Puig è solo all'inizio. "Avevo molte offerte, anche da club europei. Quando mi è giunta quella dei Los Angeles Galaxy l'ho valutata attentamente e poi ho preso una delle decisioni che sono più orgoglioso di aver preso come giocatore. Se devo essere sincero il club e i giocatori mi stanno sorprendendo molto. Il livello è ancora più alto di quello che mi aspettavo. Non capisco perché ci sia stato così tanto rumore intorno a questa decisione. Ho 23 anni, è possibile giocare in MLS anche essendo così giovane. Anzi penso di aver scelto un campionato davvero molto equilibrato, dove tutte le squadre sono più o meno sullo stesso livello. Questo potrebbe rendere il campionato uno dei migliori al mondo in futuro".