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Gattuso, una telefonata allunga…il contratto

Gattuso è l'allenatore del Milan sino al 2021, complice anche un curioso retroscena. Una telefonata a garanzia della firma e nuovi poteri anche sul mercato.

Redazione Il Posticipo

Una telefonata, anni fa, allungava la vita. Nel 2018, invece, vale un contratto sino al 2021. Come promesso, il Milan ha rinnovato il legame con Rino Gattuso e adeguato l'ingaggio del tecnico alla serie A. Due milioni di euro in trentasei mesi a partire dal prossimo giugno.

Il curioso retroscena

Il Milan aveva comunicato urbi et orbi il rinnovo di Gattuso, annunciando che si sarebbe messo nero su bianco nella settimana di Pasqua. Ebbene, nella settimana in questione, non vi erano stati incontri. Il retroscena è presto chiarito: la scorsa settimana il Milan è stato impegnatissimo. Ha giocato tre partite in sette giorni e non vi è stato il tempo materiale per ritrovarsi in sede complici gli impegni sportivi di Gattuso e istituzionali della dirigenza. Tutto però era già pronto. A tal punto che sarebbe partita una telefonata da Fassone, rivolta proprio al tecnico rossonero prima della partita con la Juventus. Si sarebbe potuti firmare anche a Torino, ma per un simbolo del Milan che deve anche esserne il futuro, si è preferito, anche per questioni di forma, ritrovarsi a "Casa Milan" destinata ad avere ancora a lunga un graditissimo inquilino.

Un giusto riconoscimento per Gattuso

Il rinnovo è il giusto riconoscimento al lavoro di un tecnico bollato in modo riduttivo come motivatore. Gattuso ha dato prima un'anima e poi un'identità precisa al Milan che paga una rincorsa iniziata troppo in ritardo e con pochissimi margini di errore a disposizione. La doppia sfida con Inter e Juventus ha forse chiuso la porta al sogno di rientrare in Champions, ma non intacca i progressi di una squadra cresciuta atleticamente, tatticamente e umanamente. Segno di un allenatore dal carattere forte e le idee chiare. Non a caso, nel momento in cui si è passati alle cose formali, Fassone e Mirabelli abbiano chiesto a Gattuso anche di farsi sentire in chiave di mercato. Il nuovo Milan è nato con lui. E, insieme, alzeranno la famosa asticella.