
Un ottimo Milan e un grande risultato. A San Siro tornano lampi di orgoglio, tecnica, determinazione e mentalità importante con la sensazione che la crisi vada verso una potenziale risoluzione. Tottenham battuto di misura ma prestazione eccezionale specialmente per l'intensità ritrovata. Per il momento chi la dura la vince. Ed è il caso di Pioli che cambiando assetto ha ripreso una squadra che aveva smarrito identità e certezze. Dal derby al Tottenham, un cambio di sistema per proteggere una difesa apparsa più sicura. E anche una fase offensiva migliore, qualitativamente significativa seppur centellinando nel rispetto degli equilibri. Si riprende fiducia, ambizioni e spirito. Il Milan non è ancora del tutto sicuro, ma sembra tornato a graffiare con un altro passo. I rossoneri hanno bisogno della gamba giusta per essere competitivi e vincenti. Il crollo in campionato è per certi versi inspiegabile, ma forse la questione è fisica più che mentale. Quando si rivedono Theo Hernandez e Leao sgasare, c'è da sperare in un ritorno alla normalità. Ora c'è da capire come gestire l'ordinario. La Champions regala adrenalina a prescindere, nel campionato si rischia di perdere concentrazione. Pioli dovrà proseguire nella cura del non prendere gol per poi colpire, in attesa di riproporre il suo Milan d'assalto grazie ai recuperi e alla condizione atletica migliore. Sabato con il Monza di Berlusconi e Galliani non sarà una passeggiata tra vecchi amici. Sarà più difficile che con il Tottenham.