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Rexach durissimo con Messi: “É andato in una squadra di mercenari, non lo apprezzano come a Barcellona”

Rexach durissimo con Messi: “É andato in una squadra di mercenari, non lo apprezzano come a Barcellona” - immagine 1

Enormi critiche alla filosofia del Paris Saint Germain e alla scelta di Messi.

Redazione Il Posticipo

Carles Rexach ex allenatore del Barcellona, durissimo con Messi e il Psg. Il tecnico ​​​​ha rilasciato un'intervista al programma argentino "Super Deportivo", in cui non ha lasciato spazio alle interpretazioni. Enormi critiche alla filosofia del Paris Saint Germain e alla scelta di Messi che avrebbe dovuto, a suo avviso, restare a Barcellona dove era un idolo apprezzato incontrastato e riconosciuto.

MERCENARI - Rexach ha pochissimi dubbi. "Il PSG mi sembra una squadra di mercenari, con giocatori di spicco come Neymar o Mbappé , ma che nel complesso non giocano un bel calcio. Vincono perché hanno giocatori di alto livello e risolvono le sfide con una giocata individuale,  ma non possono essere considerati una squadra. Messi è andato a giocare in un club che fonda il suo progetto sui libretti degli assegni, collezionando calciatori di spessore che giocano a livello individuale. Al Barcellona Messi era la ciliegina sulla torta di una squadra compatta. Adesso sta soffrendo. E comunque quello che è riuscito a fare e a vincere in Catalogna sarà irripetibile. Non ci sarà mai un giocatore come lui capace di segnare un "prima" e un "dopo" il suo passaggio".

Rexach durissimo con Messi: “É andato in una squadra di mercenari, non lo apprezzano come a Barcellona”- immagine 2

DUBBI - Motivi che spingono Rexach, che conosce benissimo la Pulce, a ritenere un errore il passaggio al PSG. "A Barcellona ha lasciato un vuoto impossibile da colmare sia come personalità sia come calciatore. Il Barça e Messi erano una coppia spettacolare. In Francia non ritroverà quel senso di ammirazione e di appartenenza che hanno caratterizzato i suoi anni in Catalogna. A Parigi non si vive il calcio con la stessa passione rispetto a Barcellona. Uno come Messi è una stella ma non lo riconoscono, non ha l'importanza che aveva qui. Credo che dovrebbe vincere il Mondiali e ritirarsi. Sarebbe la fine ideale della sua carriera, il punto esclamativo sulle sue prestazioni. A quel punto non avrebbe molto altro da chiedere anzi potrebbe solo rivendicare cosa abbia fatto e che livelli abbia raggiunto".