Paolo Di Canio? Un personaggio piuttosto controverso. Sul campo ha sempre sfoggiato un'ottima tecnica di base, a volte però ha fatto piangere lacrime amare ai propri tifosi per qualche intemperanza di troppo e anche per la mancanza di quella continuità che gli avrebbe potuto garantire una carriera a livelli molto più alti. Paolo Di Canio, però non è solo questo. L'ex giocatore della Lazio, ai tempi della sua militanza al West Ham, è finito a lungo sulle cronache sportive inglesi per il suo indimenticabile atto di sportività contro l'Everton. Alla vigilia di West Ham-Everton, parla all'Alan Brazil Sports Breakfast Show Harry Redknapp, l'allora allenatore degli Hammers. E svela qualcosa che quasi nessuno si aspettava: "Volevamo ammazzarlo!".
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Redknapp ricorda il fair play di Di Canio: “Ma quale sportività… Volevamo ammazzarlo!”
Gli atti di sportività procurano tantissimi applausi soprattutto da parte degli avversari ma i compagni che ne pensano? Lo spiega Redknapp, che ricorda lo storico atto di Fair Play di Di Canio in Premier League...
CONTESTO - Il 18 dicembre del 2000, Toffees e Hammers si giocano il cosiddetto "Best of the rest", la battaglia per i migliori posti di metà classifica o giù di lì. I tre punti sono importantissimi per entrambe le squadre ma il 90' si avvicina e il risultato è fermo sull'1-1. Il West Ham si fa avanti, un giocatore, sulla fascia destra, salta il portiere ma lo colpisce involontariamente sulla testa. L'arbitro non fischia e sempre da destra arriva il cross. Tutti sperano che Di Canio colpisca di testa e ponga la parola fine al match. Di Canio stoppa la palla. Non di petto, ma con le mani e indica il portiere a terra. Tra l'altro rischiando, visto che il gioco non era stato fermato, anche dei provvedimenti disciplinari. Fortuna per lui che l'arbitro è... comprensivo.
REDKNAPP - Intervistato da Sky dopo la partita, Redknapp si era limitato ad annuire quando i giornalisti gli chiedevano se fosse fiero dell'italiano. In realtà, racconta dopo quasi 19 anni, la reazione è stata un'altra: "Oh, mio Dio! Il giorno in cui ha preso quella palla con l'Everton per far soccorrere Paul Gerrard... Sono uscito dal campo a fine partita con un'espressione che sembrava dire 'cosa ha fatto?'. Stuart Pearce arriva come un fulmine negli spogliatoi e mi dice: 'Tenetemelo lontano eh. Altrimenti lo ammazzo, gli strappo via la testa!'. Due minuti dopo avevo l'intervista in diretta su Sky e il giornalista mi ha detto: 'che grande giornata per il calcio! Devi essere proprio fiero di lui!' e io: 'beh, sì, certo, meraviglioso!' ma in realtà lo volevamo tutti quanti uccidere". Alla fine, però, Di Canio è rimasto in vita e con la testa...ben piantata sul collo!
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