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F1, hockey e calcio: le “ali” della Red Bull sullo sport mondiale

In Germania ormai quello del Lipsia (RB Leizpig) è diventato un vero e proprio caso. Spesso al centro di polemiche da parte delle tifoserie avversarie, la squadra di proprietà della Red Bull di Dietrich Mateschitz, durante l’ultima...

Elisa Ferro Luzzi

In Germania ormai quello del Lipsia (RB Leizpig) è diventato un vero e proprio caso. Spesso al centro di polemiche da parte delle tifoserie avversarie, la squadra di proprietà della Red Bull di Dietrich Mateschitz, durante l'ultima giornata di Bundesliga ha subito l'incursione da parte di un centinaio di tifosi del Colonia che si sono piazzati davanti all'ingresso dello stadio bloccando il pullman della squadra ospite e causando il ritardo dell'inizio della partita. I tifosi del Colonia, ma in generale i supporters delle altre squadre tedesche, non vedono di buon occhio il club appartenente alla multinazionale austriaca. La Red Bull, dopo una scalata cominciata nel 2009 (con l'acquisizione del SVV Markranstadt ) ha piano piano portato il Lipsia a giocare in Bundesliga: tutto ciò è avvenuto in meno di cinque anni e ha diffuso preoccupazione tra i tifosi degli altri club, contrari alle logiche del calcio moderno imposte dalla nota multinazionale e dalla sua bevanda.

Red Bull protagonista in F1, hockey e calcio

 Sebastian Vettel ai tempi della Red Bull[/caption]  Ma è il calcio a far gola alla Red Bull, che sta tentando di replicare le modalità con cui è entrata in Formula 1: piuttosto che legare il proprio nome ad una squadra vincente prova ad entrare direttamente nel processo di creazione del club. In questo modo si preoccupa in prima persona che il ritorno di immagine per il marchio sia dei migliori,  a causa del regolamento della Federcalcio austriaca sulle sponsorizzazioni applicate ai nomi delle squadre. Sulle maglie dei giocatori appare comunque l'immagine simbolo della bibita con i due tori rossi e la scritta Red Bull.  [caption id="attachment_39788" align="aligncenter" width="600"] Il logo del Salisburgo[/caption]  Il predominio nella natia Austria non bastava: nel 2006 la RB ha rilevato la franchigia dei che vietano ai club di avere più del 49% delle quote nelle mani di un unico proprietario (l'RB Lipsia è al 49% della Red Bull e il restante 51% distribuito fra 14 dirigenti della stessa azienda). Oltre ad aver attirato su di sé altre critiche e proteste per aver creato non una squadra di calcio ma un'eterna pubblicità.  [caption id="attachment_39790" align="aligncenter" width="600"] Un tifoso del Lipsia con la bandiera col marchio RB[/caption]  E' nata inoltre una pagina Facebook (. La notizia è stata però caldamente smentita dalla famiglia Pozzo, che ha parlato di fantasie giornalistiche.  [caption id="attachment_39786" align="aligncenter" width="600"] Un montaggio tra i due tori della RB e il nome dell'Udinese