Rashford, insieme a Sancho e Saka, ha sbagliato dal dischetto. Errori che sono costati un Europeo. La delusione è sfociata però nel becerume. Tutti e tre sono stati presi di mira sui social dopo la partita per il colore della loro pelle. Un vera e propria volenza mediatica. Rashford, fra l'altro, ha dovuto sopportare che il suo murales alla periferia di Manchester fosse deturpato da dei vandali. Abbastanza per spingerlo a una reazione pubblicata dalla BBC.

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Rashford: “Posso chiedere scusa per il rigore ma non per chi sono, per la mia pelle e da dove provengo”

LONDON, ENGLAND - JULY 11: Marcus Rashford of England looks dejected after hitting the post in their team's third penalty as Gianluigi Donnarumma of Italy celebrates in a penalty shoot out during the UEFA Euro 2020 Championship Final between Italy and England at Wembley Stadium on July 11, 2021 in London, England. (Photo by Andy Rain - Pool/Getty Images)
Rashford, insieme a Sancho e Saka, ha sbagliato dal dischetto. Errori che sono costati un Europeo. La delusione è sfociata però nel becerume
AMAREZZA - Il ragazzo è comprensibilmente amareggiato: "Non so nemmeno da dove cominciare e non so nemmeno come esprimere a parole come mi sento in questo momento. Durante la lunga rincorsa mi sono preso un po' di tempo e purtroppo il risultato non è stato quello che volevo. Mi sento di aver deluso tutti. In fondo mi era stato chiesto di contribuire con un rigore al successo squadra. Un gesto tecnico che mi riesce anche nel sonno, non c'era motivo per non andare sul dischetto. Mi spiace, vorrei fosse andata diversamente"
SQUADRA - Alle scuse, seguono anche alcune precisazioni. "Mentre continuo a chiedere scusa, voglio elogiare i miei compagni di squadra. È stato costruito un gruppo eccezionale. Si vince e si perde insieme. Non mi sta bene essere etichettato per il colore della mia pelle, per dove sono cresciuto, o, più recentemente, per come decido di trascorrere il mio tempo fuori dal campo. Si può criticare la mia prestazione per tutto il giorno. Si può dire che il mio calcio di rigore non è stato all'altezza. Mi scuso, perché il pallone sarebbe dovuto entrare ma non mi scuserò mai per chi sono e da dove vengo".
ORGOGLIO - Rashford chiude rivendicando la sua identità. "Non sono mai stato più orgoglioso di così. Ho indossato la maglia della nazionale ho visto la mia famiglia incoraggiarmi fra una folla di decine di migliaia di persone. I messaggi che ho ricevuto e la risposta a quanto accaduto a Withington mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi. Sono Marcus Rashford, un uomo di colore di 23 anni. Provengo da Withington e Wythenshawe, South Manchester. Sono orgoglioso di ciò che sono. Torneremo ancora più forti".
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