L’Inter che non si arrende e insegue la Champions racconta una favola. Quella di un Ranocchia divenuto principe. Ancora una volta il centrale toglie le castagne dal fuoco a Spalletti. C’era riuscito con il Benevento (riparando un pasticcio) e si è ripetuto con l’Udinese, in una partita che non avrebbe neanche dovuto giocare. L’infortunio di Miranda, nel riscaldamento, gli ha schiuso le porte. E lui ha incanalato l’Inter verso la strada giusta. I nerazzurri, anche grazie a lui, sono ancora padroni del proprio destino.
calcio
Inter, la favola di…Ranocchia
L'Inter che non molla la Champions si aggrappa a...Ranocchia. La favola di un ragazzo capace di entrare nei cuori nerazzurri.
FIDUCIA – Il riscatto di Ranocchia passa anche per la fiducia, incondizionata, che gode da parte di Luciano Spalletti. Un rapporto molto forte, che affonda le radici nella scorsa estate, quando Ranocchia è considerato, senza troppi giri di parole, un indesiderato. Invece, Spalletti si fida di lui. Amore a prima vista, cementato dalla cultura del lavoro.
BRUNICO – La favola consuma il suo antefatto a Brunico, quando, dopo neanche ventiquattro ore di lavoro, un tifoso nerazzurro apostrofa pesantemente il centrale, invitandolo a cambiare aria e squadra. Il tecnico per tutta risposta, va incontro al supporter e gli suggerisce di lasciare gli spalti e andare…altrove. Un gesto molto apprezzato dal calciatore. Ranocchia è ormai “etichettato” come causa di ogni male dell’Inter e il suo profilo è spesso associato a delle attenzioni non esattamente benevole e piacevoli. Il ragazzo, però, incassa. E risponde sul campo.
PRINCIPE – Il gol segnato a Udine chiude il cerchio e scrive la parola (lieto) fine su un rapporto sin troppo (e anche inspiegabilmente) tormentato. Ranocchia, a dirla tutta, non è mai stato un brutto anatroccolo. Anzi. A lungo è stato trattato molto peggio di come ha giocato. Paga una timidezza di fondo, ma ha lottato molto per scrollarsi di dosso il pregiudizio. Nelle ultime uscite ha dato il meglio di sé. E adesso Spalletti se lo tiene stretto. E finalmente anche l’Inter.
© RIPRODUZIONE RISERVATA