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Rangnick “stuzzica” CR7: “Mi aspetto una grande prestazione, ma non è facile segnare tre gol all’Atletico”

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Torna la Champions, territorio di caccia di Cristiano Ronaldo che ha scaldato a modo suo i motori. E il tecnico dello United prova a... metterci benzina.

Redazione Il Posticipo

Rangnick è l'allenatore ad interim dello United e passerà a un ruolo di dirigente dopo la fine della stagione.  E non fa nulla per non ricordarlo, anche e soprattutto a Cristiano Ronaldo. In conferenza stampa, in vista della sfida all'Atletico Madrid, il tedesco invita il fuoriclasse portoghese a dare il massimo. Le sue parole sono riprese dal Manchesterevenings.

RONALDO - Torna la Champions, territorio di caccia di Cristiano Ronaldo che ha scaldato a modo suo i motori. "Non sono preoccupato per CR7 né dei suoi tempi di recupero. È sempre stato una professionista che si prende molto cura di sé. Sa esattamente cosa fare, quindi non sono preoccupato per questo. Non so se riuscirà a segnare altri tre gol anche all'Atletico non è qualcosa di facile. Contro il Tottenham la prestazione di Ronaldo è stata positiva. Questo è quello che ci aspettiamo di vedere di nuovo da lui contro l’Atletico. Non si deve pensare solo a Cristiano, occorre imparare a ragionare di squadra. Abbiamo visto nel primo tempo a Madrid cosa non dovremmo fare, come non dovremmo giocare. È quello di cui abbiamo parlato pre-partita della partita di domani. ".

SANCHO - Rangninck ne ha anche per Sancho. "Questo ragazzo ha del valore. Lo United ha pagato un bel po’ di sterline per strapparlo al Borussia Dortmund e se paghi quella somma di denaro per il cartellino di un giocatore, il minimo che dovrebbe garantire è giocare a questo livello. Mi ha spiegato che ha sofferto nell'adattarsi all’intensità e alla fisicità del campionato. Ora è riuscito a farlo. Sono felice di vederlo giocare a un livello del genere in questo momento”.

AMBIENTE - E per non farsi mancare niente, arriva una stoccata anche all'ambiente. "Domenica scorsa, dopo la sconfitta per 4-1 nel derby  contro il Manchester City, mi sentivo quasi come se dovessi partecipare a un funerale. Si parlava del Manchester United come una squadra ormai morta. E si ragionava sulla stagione come se fosse finita. Come se questa fosse la peggior squadra che abbia mai allenato nella mia carriera. E adesso, dopo la vittoria per 3-2 contro il Tottenham, stiamo discutendo delle nostre possibilità di vincere la Champions League. Servirebbe maggiore equilibrio nei giudizi".