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Rangnick sprona Ronaldo: “Non è il solo problema ma deve segnare di più”

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Il fuoriclasse portoghese attraversa un periodo particolarmente delicato. Non segna da cinque partite.

Redazione Il Posticipo

Lo United fatica a segnare e vincere. E Rangnick punzecchia Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese attraversa un periodo particolarmente delicato. Non segna da cinque partite. Può essere fisiologico per qualsiasi attaccante ma Ronaldo non è uno qualsiasi. Non a caso l'ex attaccante della Juventus non passava tutto questo tempo senza segnare da dodici anni. Il tecnico ad interim dello United ha affrontato la questione, pungolando il suo calciatore.

CR7 - Ronaldo non segna. Di conseguenza, lo United non segna. Rangnick offre il suo punto di vista. "Non  si tratta solo di Cristiano Ronaldo. Dovrebbe segnare più gol, è ovvio, anche perché penso che stiamo creando abbastanza occasioni. Nelle ultime due partite ma non abbiamo segnato abbastanza, ma questo è un problema che riguarda un po' tutti. Siamo in crisi di risultati più che di prestazioni. La squadra è comunque cresciuta e anche i calciatori ne sono consapevoli. Semplicemente non devono perdere calma e la lucidità. Mi auguro che sin dalla prossima partita con il Southampton si possa concretizzare in funzione della quantità di occasioni da rete. Avere il controllo del gioco, in questo senso, è fondamentale".

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MARETTA - Nel calcio, però, contano soprattutto i risultati. E i tifosi iniziano a spazientirsi. Maguire è stato messo in discussione. La fascia di capitano, che gran parte dei fan vorrebbe sfilargli, non si discute. "Non ho letto i giornali né ascoltato voci, ma posso assicurare che lo spogliatoio è sano, compatto. Harry si è infortunato, è tornato, ha giocato un'ottima partita contro il West Ham e sicuramente scenderà in campo regalandoci un'altra ottima prestazione. La squadra subisce gol perché a volte si commettono errori di posizionamento in campo. Occorre capire quanto sia fondamentale non rompere le linee e tenere le distanze giuste fra i reparti specialmente quando gli avversati partono in transizione. Non possiamo concedere spazi così ampi per le ripartenze in campo aperto".