In questi ultimi anni, quando un club ha bisogno di un allenatore ha una vasta scelta. Sono tantissimi i bravi allenatori senza una panchina. Se si considerano solo gli italiani la scelta è vasta: da Allegri a Sarri passando per Spalletti. In Inghilterra, però, più che di allenatori, le squadre hanno spesso bisogno di veri e propri manager: tattici ma non solo. Si tende a preferire figure professionali capaci di gestire tutto della squadra: dal campo al mercato. Il profilo di questo tipo più gettonato negli ultimi anni è quello di Ralf Rangnick, che rivela di essere stato sul punto di sostituire Lampard al Chelsea.
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Rangnick rivela: “Il Chelsea aveva pensato a me prima di chiamare Tuchel, ma…”
Il manager a tutto tondo: il profilo di questo tipo più gettonato negli ultimi anni è quello di Ralf Rangnick, che rivela di essere stato sul punto di sostituire Lampard al Chelsea.
AD INTERIM? - Sono molte le squadre accostate a Rangnick negli ultimi anni, anche in Serie A. Il manager a tutto tondo che ha dato al Lipsia gran parte della sua autorevolezza piace praticamente a tutti. E il Chelsea, dopo aver esonerato Frank Lampard, ha pensato a lui. Il Times lo ha intervistato e il tedesco ha voluto raccontare questo retroscena. "Ho detto: 'mi piacerebbe venire a lavorare con voi ma non posso farlo per quattro mesi. non sono un allenatore ad interim'". A quanto pare, infatti, il club di Abramovich ha provato ad incaricare il tedesco soltanto fino al termine della stagione. Ma chiunque lo conosca un minimo sa bene che lui è più un allenatore da progetto pluriennale che un traghettatore.

DIPENDE - Il Chelsea ci ha provato comunque e, avendo virato su Tuchel, gli è andata bene comunque. Il tedesco, però, ammette un po' di rammarico in quanto allenare in Premier gli piacerebbe tantissimo. "Deve essere qualcosa di speciale. Dipende dai club, dipende se si ha la volontà di lavorare con un allenatore tedesco". Non poteva mancare la domanda sulla nazionale inglese, alla quale si diceva fosse vicino nel 2017. "L'incarico era conteso tra me e Sam Allardyce. Hanno scelto Sam. Sappiamo com'è andata". Insomma, il tedesco non serba rancore: si espone ma non dimentica. Chissà che un club non gli dia un incarico e che non faccia pentire il Chelsea di averlo 'offeso' con una mera proposta a tempo.
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