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Rami, scivolata fuori luogo: il post maschilista crea polemiche

Il difensore della Francia e del Marsiglia scivola su un caso di...campanilismo e maschilismo: e in entrambi i casi dovrà giustificare parecchio alla società che lo paga.

Redazione Il Posticipo

Rami non smette di far parlare di sé. In tackle scivolato, ovviamente virtuale, sul mondo femminile. Questione di campanilismo e maschilismo. Dopo aver sposato una delle donne più desiderate del pianeta (Pamela Anderson), il difensore Campione del Mondo senza aver giocato si riprende la scena cavalcando a velocità supersonica una polemica sorta sul web. Contro la sua stessa squadra, fra l’altro. Il "fattaccio" è riportato da AS.

SIVIGLIA – Tutta “colpa” di un tweet pubblicato dal Marsiglia, che prima della gara amichevole con il Betis (terminata per la cronaca con il punteggio di 3-2 per gli spagnoli) ha annunciato che sarebbe stato un onore giocare contro la prima squadra di Siviglia. Rami, che gioca nel Marsiglia ma che ha un passato anche nel Siviglia ha corretto immediatamente il tiro, specificando in una story su Instagram che il Betis non è esattamente la prima squadra della città spagnola. Piuttosto lo è il Siviglia. Evidentemente legato al proprio passato, Rami ha sottolineato la “superiorità” cittadina con tanto di didascalia grafica: le cinque Europa League, di cui una vinta dal Siviglia con lo stesso Rami.

MASCHILISMO – Al netto del poco tatto utilizzato nel correggere la voce del social network ufficiale della società, poco male. La “scivolata” diventa però pesante nel momento in cui Rami pubblica la frase. “Questo deve averlo scritto una donna”. Una frase che voleva essere probabilmente spiritosa, ma che non ha ottenuto l’effetto sperato. La battuta, se era quella l'intenzione, è riuscita malissimo e ha scatenato un putiferio anche e soprattutto legato all’idea che l’errore fosse di genere femminile. Accusato ovviamente di maschilismo, il difensore dovrà adesso rispondere di una doppia figuraccia. In primis, l’aver corretto un comunicato ufficiale della società che comunque gli bonifica lo stipendio. E poi la superficialità nel giudicare che un errore su un argomento come il calcio debba essere per forza di cose di natura femminile. Quanto basta insomma, per considerare l’ipotesi, neanche troppo improbabile, di una multa.