Chiamiamola febbre mondiale. Quella metaforica ha ovviamente colpito tutta la Croazia. Quella vera, invece, ha rischiato di escludere dalle semifinali uno dei grandi protagonisti della squadra di Dalic. Ivan Rakitic ha passato la notte prima della partita in preda a un attacco febbrile. Ma nonostante questo, ha trovato il modo di non deludere compagni e tifosi e si è presentato in campo per puntare alla finalissima. Il centrocampista racconta alla trasmissione radiofonica El Partitazo de COPE questa storia particolare... "Non ho dormito molto bene, ieri ho avuto la febbre a 39. Ma mi sono sdraiato sul letto ed ho comunque trovato la forza per giocare. Ne è valsa la pena e se deve andare sempre così replicherò anche per la finale".
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Rakitic, Febbre a…90°: notte col termometro e poi anche i supplementari!
Febbre mondiale. Quella metaforica ha colpito tutta la Croazia. Quella vera, invece, ha rischiato di escludere dalle semifinali Ivan Rakitic. Che ha passato la notte prima della partita in preda a un attacco febbrile, ma si è comunque presentato...
PARTITA IN PIÙ - Poteva andare decisamente peggio, ma anche...molto meglio. Soprattutto per quel che riguarda i minuti necessari a portare a casa la prima storica qualificazione alla finale. Alla fine, come al solito, alla Croazia ne sono serviti 120 per aver ragione dell'Inghilterra. Stavolta almeno Rakitic e compagni non hanno avuto bisogno dell'ulteriore stress dei calci di rigore, ma comunque non è stato semplice. In ogni caso, i croati hanno dimostrato un'ottima tenuta fisica durante i supplementari. Dimostrazione che la volontà di vincere può superare anche la stanchezza di aver giocato, in tre match a eliminazione diversa, praticamente...una partita in più.
CELIACHIA - Forma fisica che parte anche dall'alimentazione. Da quel punto di vista Rakitic ha dovuto giocoforza attenersi ad un regime molto particolare, che gli ha praticamente capovolto le abitudini alimentari. La scoperta di essere celiaco ha modificato anche la sua capacità di recupero, che nel caso della febbre gli è servita eccome. "Ho cambiato diverse cose e mi sono trovato molto bene: mi riprendo molto meglio, più facilmente e l’intestino non mi dà problemi. E mangio cose diverse, ovviamente. Mi sembrava non fosse così importante, ma quando l’ho provato mi sono reso conto di essere riuscito a riprendermi". Una forza in più che ha aiutato molto. E che non fa altro che aumentare...la febbre mondiale. Anche grazie a un compagno speciale. "Modric Pallone d'Oro? Vediamo se chi lo assegna finalmente si sveglia...".
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