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Quando Hulk torna ad essere… umano il brasiliano perde 5 chili a partita

Givanildo Vieira de Souza, detto Hulk: un attaccante dalla struttura fisica imponente ma il fisioterapista dell'Atletico Mineiro rivela che il calciatore suda un po' troppo durante le partite...

Redazione Il Posticipo

In Sudamerica, soprattutto in Argentina e Brasile, si può scampare a molte cose ma, nel calcio, non c'è via di fuga dal farsi appioppare un soprannome. È una legge non scritta alla quale praticamente nessuno può sottrarsi. Messi è la Pulce, Neymar è O Ney, Aguero è el Kun e così via. Molti derivano da una caratteristica caratteriale o fisica di un giocatore. Facile capire perché, quindi, Givanildo Vieira de Souza, viene chiamato Hulk visto che si tratta di un attaccante dalla struttura fisica imponente. Ma il fisioterapista dell'Atletico Mineiro rivela un segreto: il calciatore suda un po' troppo durante le partite...

5 CHILI - L'attaccante è tornato in patria da qualche mesi dopo aver giocato per cinque anni in Cina con lo Shangai SIPG. Il suo fisico (ma non solo) è sempre stato al centro dell'attenzione mediatica, specie quando nell'apice della sua carriera (2008/16) ha giocato per Porto e Zenit di San Pietroburgo. Una montagna di muscoli che si rifletteva in campo con una potenza bestiale. Tuttavia si è parlato di lui anche per la sua tendenza ad ingrassare come alcuni colleghi connazionali. Come riporta il Mundo Deportivo, il fisioterapista dell'Atletico Mineiro Roberto Chiari spiega come il brasiliano perda 5 chili di liquidi a partita.

LA DISSIPAZIONE -  "Suda molto ma questo non vuol dire che stia male. È il meccanismo più efficiente quando si tratta di dissipare il calore corporeo, richiede solo una maggiore attenzione alla sua idratazione. Il nostro massaggiatore è sempre a bordocampo con l'acqua isotonica per lui". Insomma, nessun pericolo per l'attaccante rientrato in patria: “Il giorno dopo torna con lo stesso peso. È una questione che possiamo affrontare bene e su questo non ha problemi". Sembra una dinamica simile a quella che vivono i piloti di formula uno con la sola differenza che loro passano la durata di una corsa all'interno di una tuta ignifuga poco traspirante.