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Qatar 2022 contro gli abusi: servizio di monitoraggio, segnalazione e moderazione sui social

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L'80% delle offese sono rappresentate da commenti omofobi e razzisti. Rashford, Sancho e Saka, sono stati tartassati dopo i rigori sbagliati in finale contro l'Italia mentre Alvaro Morata ha ricevuto minacce di morte.

Redazione Il Posticipo

La FIFA e il sindacato globale dei calciatori hanno lanciato un servizio di moderazione volto a proteggere i giocatori della Coppa del Mondo dagli abusi sui social media durante il torneo. Come annunciato dal sito ufficiale della Federazione Internazionale gli oltre 830 giocatori in Qatar possono accedere a un servizio dedicato di monitoraggio, segnalazione e moderazione" che mira a filtrare l'incitamento all'odio nei loro confronti.

SOCIAL

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Sarà con ogni probabilità la Coppa del Mondo più social di sempre. Argomento quanto mai attuale nel momento in cui  Twitter ha tagliato i ponto con aziende di moderazione dei contenuti che stavano monitorando l'odio e i post offfensivi e razzisti. La FIFA attraverso un comunicato stampa, ha fornito i dettagli del progetto condotto insieme al sindacato dei giocatori FIFPRO. "Squadre, giocatori e altri singoli partecipanti potranno optare per un servizio di moderazione che nasconderà istantaneamente i commenti offensivi e offensivi su Facebook, Instagram e YouTube, impedendo che vengano visti dal destinatario e dai suoi follower".

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CONTROLLO

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Il progetto, secondo quanto riportato, monitorerà gli account sui social media di tutti i partecipanti alla Coppa del Mondo e segnalerà discriminazioni e minacce "ai social network e alle autorità legali per azioni nel mondo reale contro coloro che infrangono le regole", ha affermato la FIFA. Anche perché non è difficile immaginare, come del resto è già accaduto che i calciatori possano essere vittime di abusi. Specialmente di stampo discriminatorio. I numeri parlano chiaro. L'80% delle offese sono rappresentate da commenti omofobi e razzisti.  Basti pensare a quanto accaduto a Euro 2021. Rashford, Sancho e Saka, sono stati tartassati dopo i rigori sbagliati in finale contro l'Italia mentre l'attaccante della Spagna Alvaro Morata ha ricevuto minacce di morte online dopo gli errori contro la Polonia.

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