Qualche tempo fa, il presidente della UEFA Ceferin parlava della possibilità di mettere mano al regolamento dei prestiti, prendendo come esempio "una squadra italiana" con moltissimi giocatori ceduti a titolo temporaneo. Ora però, da quello che riporta SportBILD, a prendere la questione in mano è direttamente la FIFA.
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Prestiti, cambia tutto: la FIFA vuole limitarli
Il massimo organo calcistico internazionale starebbe pianificando un cambiamento abbastanza radicale nella disciplina dei trasferimenti a titolo gratuito: in futuro sembra sarà possibile dare in prestito al massimo otto calciatori.
PRESTITI – Il massimo organo calcistico internazionale starebbe pianificando un cambiamento abbastanza radicale nella disciplina dei trasferimenti a titolo gratuito: in futuro sembra sarà possibile dare in prestito al massimo otto calciatori. Per certi versi, una mini rivoluzione: in base al regolamento vigente, non esiste un limite alle operazioni a titolo gratuito che un club può operare nelle finestre valide per il calciomercato.
ATTENZIONE – Il motivo? Presto detto: la FIFA sarebbe stata allarmata dall'atteggiamento di quattro importantissime società, fra cui anche la Juventus e soprattutto, l’Udinese. Le due italiane, insieme a Chelsea e Monaco, avrebbero sviluppato una sorta di modello sostenibile per cui acquistano i calciatori semplicemente per darli in prestito in modo da valutarne le potenzialità, e se è del caso, venderli. Una sorta di trading applicato allo sport che evidentemente non è piaciuto alla FIFA. In particolare la Juventus avrebbe 26 giocatori in prestito per un totale di 116 milioni di euro. Oltremanica, il Chelsea fa anche di piu o peggio, secondo i punti di vista di Zurigo. I Blues hanno attualmente 40 giocatori ceduti in prestito, per un valore complessivo che supera i 200 milioni di euro. Secondo 'SportBild', in base a questo cambiamento che avverrà, ogni società non potrà cedere più di 8 giocatori in una finestra di calciomercato. Tuttavia le operazioni, secondo il giornale tedesco dovrebbero restare libere per i settori giovanili.
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